Secondo i dati forniti dall'Assessore servirebbero 413.000,00 euro per la manutenzione ordinaria di 35 alloggi (11.800,00 euro per unita' abitativa), 1.560.000,00 euro per interventi di manutenzione straordinaria su 78 alloggi (20.000,00 euro per unita' abitativa) e 11.280.000,00 euro per interventi di ristrutturazione su 188 alloggi (circa 60.000,00 euro per unita' abitativa).
Pertanto se si fossero stanziati in ciascun bilancio degli ultimi 10 anni 40.000,00 euro per manutenzione ordinarie e 156.000,00 euro per manutenzioni straordinarie ad oggi avremmo 113 alloggi in piu' assegnati a utenti fragili; se dal 2014 fosse stato destinato un milione di euro all'anno per la ristrutturazione di alloggi popolari si sarebbero potuti recuperare ad oggi circa 180 alloggi. Gli immobili man mano recuperati avrebbero inoltre generato un introito legato al canone di locazione da investire in manutenzioni.
Al momento invece, ha precisato l'Assessore, non è previsto o finanziato alcun intervento di qualificazione in attesa di variazioni di bilancio e della restituzione di uno studio commissionato dall'amministrazione comunale sulle prospettive dell'abitare a Cremona, percorso mai condiviso nella competente commissione.
Nessuna integrazione di risorse e' stanziata nelle variazioni di bilancio che saranno oggetto del prossimo Consiglio.
Paradossalmente pero', a fronte di un fabbisogno di 13.253.000,00 euro per recuperare 325 appartamenti, si stanno per investire 9.894.367,00 euro nell'ambito del Progetto Giovani in Centro per realizzare nell'edificio ex Ospedale che si affaccia su Via Radaelli 27 alloggi nuovi di housing sociale di varie dimensioni destinati prioritariamente a giovani famiglie e giovani.
Ma a fronte di 325 alloggi vuoti in quanto inagibili e per i quali al momento non sono previste risorse com'e' possibile pensare di realizzare, seppur con fondi regionali, altri 27 alloggi nuovi che nel tempo sara' necessario comunque manutenere?
Ricordo inoltre che nel rispondere ad una mia interrogazione nell'aprile 2024 Virgilio aveva precisato che negli ultimi anni il target di coloro che hanno un bisogno abitativo e' legato soprattutto a persone sole, di mezza età, che a seguito della perdita o della precarietà lavorativa, si trovano in difficoltà ad affrontare i costi di una locazione nel mercato privato e anche a molte donne sole con minori. In che modo il Comune si sta facendo carico di rispondere a queste fragilita'?
Credo che, a prescindere dalle risposte che saranno date, sia necessario un confronto tra maggioranza e opposizione soprattutto perché se il passato non si può cambiare almeno si cerchi di costruire un percorso trasparente e condiviso per il futuro nell'interesse di tutti quei soggetti fragili a cui oggi non è possibile garantire un alloggio.
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