11 luglio 2025

Cultura e bilancio comunale., Bona: "No alle sterili polemiche basate su dati parziali"

Continua a far discutere il capitolo cultura del bilancio comunale. Alle accuse del consigliere Olzi (Fratelli d'Italia) replica oggi l'assessore alla Cultura Rodolfo Bona. Ecco il suo commento.

"Rispetto a quanto recentemente dichiarato dal consigliere Olzi a proposito del capitolo di bilancio relativo alla Cultura, corre l’obbligo di precisare alcune cose rispetto ai dati parziali e non articolati che egli ha fornito, sui quali ha poggiato le sue sommarie conclusioni.

Le tabelle relative alla Missione 5, cultura, del documento di bilancio sono due, mentre le cifre fornite dal consigliere si riferiscono a una sola delle due e comprendono sia spese in parte corrente sia in conto capitale.

Sulla parte corrente, che il consigliere non considera, a metà anno sono già stato impegnati 2.076.672 euro su 4.306.554, pari al 48,22%.

Non si comprende perché venga snobbata da Olzi. Qui vi sono interventi importanti come il finanziamento del bando per i servizi di accoglienza ai musei, quelli per la biglietteria unica integrata, i contributi per il servizio Unesco e per il Distretto della liuteria, l’attività didattica per i musei, i progetti Informagiovani e altri, i contributi per le istituzioni culturali e progettualità varie.

Questi interventi vengono ignorati da Olzi che cita solo i 4.677.770 dell’altra componente, quella in conto capitale, impiegata per finanziare gli investimenti volti ad incrementare il patrimonio dell’ente, cioè le opere pubbliche.

In questa sezione, relativa alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale, figurano anche gli interventi sui beni architettonici che sono luoghi di cultura.

Per quanto riguarda queste spese, esse comprendono interventi su beni architettonici importanti come Palazzo Cittanova o il finanziamento statale per Palazzo Grasselli – futura sede del Conservatorio, per il quale dovrà essere realizzato l’ultimo lotto. Tali fondi devono essere previsti a bilancio, ma non possono ovviamente essere spesi prima di averne l’effettiva copertura. Nel caso di Palazzo Grasselli, ad esempio, la cifra citata – alla quale vanno aggiunte quelle derivanti da contributi regionali - trova copertura deriva da un fondo del Ministero che ha come beneficiario il Conservatorio e stazione appaltante il comune (Lavori Pubblici), in forza di un apposito accordo che attende solo l’erogazione dei contributi.

Come si può ben comprendere, solo la somma delle risorse – finanziate con avanzo vincolato – per l’ultimo lotto di Palazzo Grasselli ammonta a ben oltre il 50% della cifra complessiva citata da Olzi.

L’investimento progettuale e finanziario sulla sede del nostro Conservatorio e sul suo futuro è solo un esempio di quanto il Comune di Cremona fa da anni per la cultura cittadina, nonostante le spericolate conclusioni del consigliere.

Soprattutto per quanto riguarda il sistema musicale-liutario. solo i finanziamenti comunali per le nostre principali Fondazioni sono oltre 10 volte superiori a quello del recente Pdl di Regione Lombardia che, lo ripeto a beneficio di Olzi, è comunque importante – come tutti gli stanziamenti a favore del sistema. Io non l’ho mai sminuito, se si legge quanto ho scritto, cioè che è positivo che Regione abbia finalmente avviato un percorso legislativo. Mi sono solo limitato ad avanzare alcune osservazioni.

Ad esempio, rilevo che in un testo che dichiara di voler intervenire sulla profonda sofferenza del settore liutario rispetto a comportamenti commerciali scorretti, sorprendentemente non vi fosse inizialmente alcun cenno al dibattuto tema delle contraffazioni, né che fossero indicati strumenti di controllo delle pratiche artigianali adottate. Tali elementi sono stati aggiunti successivamente grazie ad alcuni emendamenti delle minoranze in Consiglio regionale che, a tal proposito, ringrazio. Altri emendamenti non sono stati accolti – quali ad esempio l’incremento della dotazione di risorse – ma confido che ciò possa avvenire nel prossimo futuro.

In conclusione, su questi temi strategici per la nostra economia, piuttosto di coltivare sterili polemiche, riterrei opportuna, da parte delle forze politiche a tutti i livelli, una serena discussione per condividere obiettivi da perseguire e mezzi da adottare per raggiungerli".

Assessore Rodolfo Bona

 


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