29 novembre 2024

Anche CGIL e UIL Cremona hanno partecipato allo sciopero generale in Piazza Roma. Alessandro Pagano: "Bisogna cambiare il sistema fiscale"

Sciopero generale anche in piazza Roma. Questa mattina alle 10, CGIL e UIL hanno sventolato le bandiere e messo in mostra gli striscioni contro la nuova Legge di Bilancio, dai sindacati considerata insufficiente e dannosa per il Paese. Per l'occasione, è sceso in piazza anche il segretario regionale della CGIL, Alessandro Pagano, per evidenziare le criticità che hanno portato alla formazione della protesta.

Tra i punti più cari a CGIL e UIL il bisogno di un'attenzione maggiore rispetto ai temi della sanità, dell'istruzione, dei servizi pubblici e delle politiche aziendali. Inoltre, non sono stati dimenticati salari e pensione, verso i quali è stato richiesto un consistente aumento del potere d'acquisto.

Il segretario regionale Pagano ha voluto sottolineare che "questa è una finanziaria sbagliata. Si puniscono i più deboli mentre i più forti vengono premiati, per non parlare dei vantaggi che avrà chi con l'evasione fiscale si permette di non contribuire alle spese del Paese". E ancora: "Bisogna cambiare il sistema fiscale. Meno tasse per chi guadagna di meno, più tasse per chi guadagna di più. È necessario aumentare le buste paga, un obiettivo che si può raggiungere solo con una politica di sviluppo e progresso industriale".

Al centro dei temi discussi nella manifestazione non è certo mancato quello delle pensioni. "Il lavoro stabile e sicuro in Italia c'è, ma questo governo deve garantire una prospettiva di crescita. Chi entra nel mondo del lavoro oggi deve fare i conti con un'anzianità fatta di pensioni troppo basse, non c'è garanzia di andare in pensione con cifre che assicurino una vita dignitosa".


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commenti


Roberto

29 novembre 2024 18:13

Sono un dipendente di una ditta privata. Nessuno ha fatto sciopero. Ho chiamato i miei colleghi di altre aziende. Nessuno. Ho sentito mio fratello ed amici che lavorano in fabbriche private. Nessuno ha fatto sciopero. Passo allora davanti ai manifestanti. Poche persone. Che dire? Tolti i dio3ndenti pubblici, qualche macro azienda, in piazza della gente gente, quella che vuole bene ai propri titolari, quella che lavora duro, non c'era nessuno. Il sindaco ha fallito restando in panchina per anni ed ora con un governo di cdx fa la voce grossa. Andassero a lavorare questi mezzi politicanti da strapazzo, ed allora i diritti dei lavoratori non avrebbero colore politico ma la dignità che si meritano. Andate a casa e domandatevi perché non ha scioperato nessuno di chi produce il pil che vi mantiene

Manuel

29 novembre 2024 21:22

Che i sindacati siano criticabili, non lo discuto, specialmente la CISL, la quale, da molti anni adotta una strategia filo-governativa o padronale a prescindere, qualsiasi sia il governo, ma la tua visione della società è quanto meno delirante.
Ti ricordo che tra i lavoratori pubblici o privati di grandi aziende, che tu sostieni di mantenere, vi sono: medici, infermieri, insegnanti, carabinieri, poliziotti, militari, impiegati, operai, etc., etc.
Forse, solo a pensare certe cose, si dovrebbe aver vergogna.
Certamente, in alcuni ambienti lavorativi, i ritmi o la produttività non eguagliano quelli di altre attività: a volte perché non è necessario, a volte, questo sì è correggibile, per superficialità, indolenza, menefreghismo di politici, dirigenti, dipendenti.
Che si faccia un simile minestrone di luoghi comuni (sempre meno per fortuna) ha, francamente, stancato.
Io lavoro nel privato, non ho fatto sciopero, rispetto al passato non ho ritmi esagerati e me ne gratifico, così riesco a tener botta nonostante l’età avanzata. Probabilmente (senza esserne certo) ho provato pressioni psico-fisiche, in fabbrica, superiori alle tue ed ho tenuto duro per anni, ciononostante se altri, per merito, fortuna, conoscenze, hanno beneficiato di lavori meno usuranti, meglio per essi.
Questi signori, che rinunciano a 100 €€, per rivendicare un maggior adeguamento salariale, migliori servizi, miglior qualità della vita, se otterranno un risultato, andrà a beneficio di tutti, compresi me e te.
Io li ringrazio in anticipo: almeno per averci provato.
Dopo la guerra e fino agli anni sessanta, le condizioni lavorative erano ben diverse dalle attuali, eppure tanti iniziavano a intravedere una speranza ed a mangiare regolarmente. Quando la condizione economica dei più s’e’ consolidata, s’e’ pensato che fosse ora di migliorare altri aspetti della vita. Le battaglie di allora, ci hanno consegnato le ferie, i permessi, la malattia, la pausa caffè e tanto altro: non credo tu voglia rinunciare a tutte queste conquiste.

Roberto

30 novembre 2024 04:59

Il diritto allo sciopero è sacrosanto. Nessuno di questi ladroni ha sobbalzato quando davanti alla riforma fornero che vede persone ultrasessantenni sui ponteggi, o in altri luoghi altamente a rischio. Nessuno ha sobbalzato in questi anni quando la sanità ha subito quello che sappiamo tutti. Calenda lo ha dichiarato in TV facendo venire il mal di pancia a tutti i sinistri presenti. I temi sono tanti ma non si tenta di ribaltare il paese ed aizzare la gente quando c'è un governo di colore diverso da quello che ideologicamente piace alla cgil. Questo la gente lo percepisce. D'altronde il sindaco oggi da chi è composto - e questo è l'altro tema che volevo affrontare- ? Pensionati, dipendenti pubblici, e pochi altri. Perché nelle piccole medie imprese non ci si iscrive più? Questi signori non se lo chiedono? Le piccole medie imprese sono la grande fetta della produzione italiana ed il sindaco è scomparso. Nessuno vuole offendere i medici o chicchessia, ma questo tipo di scioperi sono inspiegabili ai più che lavorano. La prova sono 500 mila persone nelle piazze su 20 e rotti milioni di lavoratori. Nessuna critica a chi da anni crede di essere fregato da uno stato iniquo, ma una grande condanna per coloro che dopo anni di letargo assoluto ed assordante ora si sveglia come paladino di giustizia. Non gentilissimo signore, non sono d'accordo con il suo pensiero. Che naturalmente rispetto

Manuel

30 novembre 2024 06:18

Per non tirarla troppo lunga: un conto è criticare, far le pulci alla CGIL (perché qui mi vuoi portare) per titubanza, cattive abitudini di singoli, troppa indulgenza, etc., un altro è accreditarle tutte le colpe del peggioramento le condizioni di vita gli italiani.
A mio avviso hai vuoti di memoria, poiché il sindacato in questione organizzò scioperi sia ai tempi di Monti-Fornero, che di Letta, che, meglio ancora, di Renzi. Ricordo pure come ai tempi, Cofferati, che di manifestazioni, scioperi ne organizzò di imponenti, fu additato a nemico dello sviluppo, del Paese.
Ora la frittata è fatta, recuperare potere d’acquisto, migliori condizioni di lavoro (che comunque sono negli anni migliorate), non sarà facile; sarà già importante mantenere il lavoro, difendere le pensioni. Certamente, se la massa non segue, anzi dileggia chi protesta, sarà dura ottenere risultati.
Calenda avrà pure fatto osservazioni giuste ed efficaci (contro i sindacati, i partiti di sinistra?), ma ricordo che è stato ministro o vice-ministro dei governi Letta, Renzi, Gentiloni e qualche responsabilità sulla deriva del Paese, per non dire qualche sassolino nella scarpa, l’avrà avuta pure lui.

Ciro

29 novembre 2024 19:15

Da noi (Cremona citta) 85 dipendenti di cui scioperanti 0.