22 luglio 2022

Ancora truffe via web, i Carabinieri delle Compagnie di Cremona e Crema denunciano altre cinque persone

Dopo le cinque denunce dei giorni scorsi, i Carabinieri delle Stazioni di Cremona e Soncino, al termine degli accertamenti, hanno denunciato per truffa altre cinque persone, quattro cittadini italiani e un cittadino straniero di età compresa tra i 19 e i 43 anni, quattro dei quali pregiudicati, residenti nelle province di Taranto, Caserta, Brescia e Pavia. 

I militari hanno ricevuto le denunce di quattro vittime che nelle caserme di Cremona e Soncino hanno spiegato di avere visto dei prodotti di interesse sulle pagine di alcuni social o su siti di vendite online. Le tre vittime che si sono presentate nella caserma di Cremona nell’aprile e nel giugno scorsi erano interessate a tre differenti annunci di vendita di due consolle per videogiochi e di una pedana a pedale per sollevare le moto che avevano visto rispettivamente al prezzo di 270, 150 e 400 euro. Al termine delle trattative le vittime hanno deciso di effettuare i bonifici bancari per le cifre pattuite, credendo di aver concluso dei buoni affari. Hanno atteso per giorni l’arrivo dei prodotti, ma hanno ben presto scoperto che i venditori non avevano mai spedito nulla e si erano resi irrintracciabili perché erano spariti dai social e avevano bloccato le conversazioni telefoniche. Nel quarto caso, accaduto nel maggio scorso, la vittima di Soncino ha denunciato di avere visto sul web l’inserzione di una piscina da mettere in giardino al prezzo di 200 euro, comprese di spese di spedizione. Ha quindi effettuato delle ricariche su un codice utente che era stato fornito dal venditore, ma la piscina non è mai arrivata a casa sua. Dopo avere scoperto e denunciato di essere stati vittime di truffa, hanno preso avvio le conseguenti verifiche svolte dai militari di Cremona e Soncino sui numeri di telefono presenti negli annunci, sugli Iban e sui codici utente a favore dei quali sono stati effettuati i pagamenti che hanno permesso di identificare e denunciare all’Autorità Giudiziaria i cinque truffatori.

 


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