Ancora un locale cinese sotto la Galleria XXV Aprile. Ai due lati una sartoria ed un bar, anch'essi gestiti da cinesi
Mentre a Milano la Galleria è diventata luogo in cui i grandi marchi storici e nuovi colossi emergenti fanno a gara per avere uno spazio nel prestigiosissimo contesto, nella Galleria XXV Aprile di Cremona si diffonde sempre più il commercio gestito da cinesi. Nell'angolo orientale della parte centrale della galleria cremonese trovano già spazio la sartoria - tappezzeria cinese Chenf, una volta Deslu Caffè ed ancor prima Gelateria 2000, ed il Bar Luis, che fu Bar Motta. Al centro fra i due, nei locali che negli anni hanno ospitato una libreria ed un negozio di abbigliamento sportivo, aveva aperto il ristorante cinese-coreano Easy Wok. Ora sono apparse le scritte Yummi brunch & bar che non lasciano spazio ad interpretazioni: sarà un nuovo locale di ristorazione cinese con particolare attenzione alla cucina fusion e salutista. Un contesto, quello della galleria, destinato a cambiare volto ancora una volta. Nei locali ex Grom e di Liu Jo alcuni problemi burocratici hanno rallentato l'inizio dei lavori, dopo l'acquisto da parte della proprietà di Ugo Grill.
La comunità cinese è spesso vista dai cremonesi come "non integrata". Essi infatti non tessono normalmente relazioni con i cittadini autoctoni, creando una sorta di commercio parallelo in cui si rivolgono solo ad altri cinesi per i prorpi acquisti e le proprie frequentazioni. Faceva eccezione Hu Liyi, proprietario de L'Angolo dei Templari ora chiuso e divenuto Il Salotto Cremonese, lui parlava dialetto, era cresciuto a Cremona giocando a calcio nelle giovanili dell'A.C. Zaccaria di Daniele Bonali e Don Scaglioni. Impossibile analizzare i casi particolari, certo è che sempre più spesso dove un imprenditore italiano fallisce, almeno uno degli acquirenti interessati è cinese, ha grande liquidità disponibile, coperture bancarie e da quei posti quasi mai in caso di chiusura ci si può aspettare una riapertura italiana. "So miìa in dua i ciàpa i soòlt", non so dove prendano i soldi commenta un anziano che passeggia sotto la Galleria XXV Aprile fissando le vetrine scuotendo la testa con dissenso. Effettivamente la popolazione cinese, su quasi tutto il territorio italiano (prevalentemente in centro e al nord) sta diffondendosi a macchia d'olio. Di moda la ristorazione che propone pesce crudo, il sushi, piatto tipico della cucina giapponese. Non deve tradire però la nostra scarsa conoscenza del mondo orientale: tutti i ristoranti giapponesi cremonesi, e gran parte di quelli sul territorio nazionale, sono gestiti da famiglie cinesi. Un fenomeno, quello del crescente commercio orientale, che senza farci cadere in facili allarmismi o barricate deve tenerci vigili per interpretare correttamente i tempi attuali e trovare sluzioni per dar spazio a tutti, certamente, senza dimenticarci dei nostri commercianti cittadini che ancora tanto hanno da offrire e da dire in un mondo in cui Cremona deve resistere nel proporre la propria identità culturale, sociale e commerciale.
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