Anniversario della Liberazione, le parole del segretario del PD, Michele Bellini: "Il 25 aprile non è celebrazione leggera, ma memoria viva, la Pasqua laica della comunità nazionale"
In seguito alle indicazioni del governo rispetto al tono delle celebrazioni del 25 Aprile, Michele Bellini (segretario del PD Provinciale) commenta con un comunicato in merito al lutto nazionale e alle celebrazioni per la Festa della Liberazione.
"L’80°anniversario della Liberazione avviene in circostanze molto particolari, con il lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco. Di fronte ad alcune esternazioni del Governo – che, più che inviti alla sobrietà, suonano come provocazioni – sentiamo il dovere di chiarire alcuni punti. E lo facciamo con la sobrietà che ci contraddistingue.
Non serviva che il Governo ci ricordasse che il 25 Aprile non è Carnevale, né una sagra di paese. È Festa Nazionale dal 1946, istituita dal Governo De Gasperi: una delle ricorrenze più alte e solenni della nostra Repubblica.
Una festa, sì, ma diversa da tutte le altre. Non è celebrazione leggera, ma memoria viva. È il giorno in cui si intrecciano il dolore, la sofferenza, il sacrificio estremo di donne e uomini con i valori più alti e condivisi: la libertà, la democrazia, la pace. È la fine della notte della dittatura e l’inizio dell’alba repubblicana. Il 25 Aprile è, in questo senso, la Pasqua laica della nostra comunità nazionale.
In questi stessi giorni, la nostra collettività affronta un altro lutto: la morte di Papa Francesco. Anche questo, per molti, è tempo di dolore e riflessione. Ma proprio nel suo saluto finale, il Papa ha testimoniato – con il suo esempio – quanto il senso del dovere possa superare ogni circostanza: ha voluto celebrare la Pasqua insieme ai fedeli, anche nel momento della prova.
Parole significative, in questo senso, sono arrivate dal Presidente Mattarella: la risposta all'ultimo saluto del Papa “non deve limitarsi al ricordo e alla riconoscenza, ma deve tradursi in responsabilità, nel far proprie nei comportamenti quotidiani le indicazioni dei suoi insegnamenti”. È un richiamo che vale per tutti, tanto più per le istituzioni. Perché il senso del dovere non conosce pause, nemmeno nei giorni del lutto. E ancor meno nei giorni fondativi della Repubblica e della Costituzione.
Coerentemente con questi valori, come Partito Democratico abbiamo aderito convintamente alla proclamazione del lutto nazionale. Ed è proprio per rispetto di entrambe le ricorrenze che, in questi giorni, stiamo portando avanti esclusivamente le iniziative dedicate all’80° anniversario della Liberazione, nel pieno rispetto del loro significato profondo.
Il 25 Aprile è questo: un giorno delle istituzioni, perché è un giorno di tutti. Un’occasione per ritrovarsi nelle radici comuni della Repubblica e della Costituzione. Non è patrimonio di parte, ma bene condiviso. Ed è proprio questa capacità di parlare a tutti e di includere tutti che Papa Francesco ha saputo incarnare in modo esemplare nel suo magistero.
Ci auguriamo che il suo esempio possa aiutare anche la politica italiana a liberarsi dalla necessità di dividersi sempre, e a riscoprire la forza del servizio comune. A partire dalle celebrazioni del 25 Aprile".
La Segreteria Provinciale - Partito Democratico della Provincia di Cremona
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