21 luglio 2025

Costruzioni in transizione: “Cantiere Impatto Sostenibile” è la nostra risposta per affrontare il futuro del settore

In un momento di transizione per il settore delle costruzioni, tra la fine degli incentivi straordinari e la necessità di una visione industriale di lungo periodo, ANCE Cremona fa il punto sulla situazione a livello nazionale e locale. Ne parliamo con il Presidente Giovanni Musoni, che analizza le sfide attuali, le opportunità offerte dal PNRR e i progetti in campo per una edilizia sempre più sostenibile e competitiva.

Presidente, che momento sta vivendo il settore delle costruzioni in Italia?
Il rapporto CRESME, voluto da ANCE, descrive un settore edilizio che sta attraversando una fase di normalizzazione dopo un periodo di forte crescita, con una contrazione degli investimenti ma mantenendo una produzione elevata e resiliente.
Il rapporto presentato il 9 luglio indica una correzione nel mercato edilizio, con una stima di calo degli investimenti del 6,1% per l'anno. Nonostante il calo, il settore edilizio rimane su livelli più alti rispetto al 2019, grazie a una maggiore capacità produttiva acquisita negli anni precedenti. Il PNRR e il dinamismo del mercato della locazione contribuiscono a sostenere il settore, anche se con una crescita più moderata rispetto al passato.
Si registra un forte interesse abitativo che si scontra con un’offerta di nuova costruzione, limitata dalle disposizioni per il contenimento del consumo di suolo, mentre per la parte di recupero e riqualificazione il settore sta subendo una contrazione dopo anni di crescita trainata dal Superbonus e dal PNRR. Il Cresme prevede una prosecuzione della correzione del mercato anche nel 2026 e nel 2027.
In altre parole, si chiude la stagione dei bonus e si apre una fase che richiede stabilità e visione di medio-lungo periodo a favore di cittadini ed imprese.

E per quanto riguarda Cremona, come si inserisce nel quadro nazionale?
La nostra provincia riflette questo doppio movimento. Il mercato delle opere pubbliche ha avuto un’impennata nel 2023, con +56% di bandi rispetto al 2022. Ma nel 2024 si è registrato un calo delle aggiudicazioni del –35,8%, segnale che spesso i progetti non si trasformano in cantieri attivi.
Sul fronte privato, invece, la situazione è quella di una domanda abitativa modesta, per le nuove edificazioni, come richiesta del mercato e per la parte di recupero dell’esistente ci vogliono incentivi strutturali che aiutino i privati a ristrutturare gli edifici non solo del centro città ma anche delle periferie. A ciò si aggiunge un ricorrente “stile autolesionista” dei committenti privati, che spesso non scelgono volutamente le imprese locali in questo modo portando minor sviluppo economico al territorio cremonese.

Qual è stato il ruolo del PNRR sul territorio?
Decisivo. In provincia, tra il 2021 e il 2024, oltre il 23% dei bandi pubblici è stato finanziato con fondi PNRR o PNC. Tuttavia, la loro incidenza è scesa nel 2024, segnalando che siamo vicini alla fine di quella stagione straordinaria. Serve ora un piano di rilancio serio e mirato per non disperdere l'effetto volano di questi investimenti pubblici.

Le imprese del territorio riescono a cogliere queste opportunità?
Non sempre. Un dato che ci preoccupa è che solo il 17% degli appalti pubblici in provincia dal 2022 al 2024 (ultimi dati disponibili) è stato vinto da imprese cremonesi. La maggior parte delle gare viene aggiudicata, anche al massimo ribasso, da aziende di fuori provincia o da general contractor.
Questo ci impone di rafforzare la competitività delle nostre imprese edili, investendo in formazione, digitalizzazione, aggiornamento normativo e capacità progettuale. Teniamo anche presente che storicamente sul nostro territorio la maggior parte delle imprese edili svolge attività in conto proprio ed in conto terzi e sono veramente poche, e solo alcune molto strutturate, per poter partecipare ad Appalti Pubblici di un certo importo.

In questo contesto nasce il progetto “Cantiere Impatto Sostenibile”: di cosa si tratta?
È una risposta concreta di ANCE Cremona alla transizione in atto. “Cantiere Impatto Sostenibile” è un progetto che abbiamo avviato nel 2024 per aiutare le imprese a integrare i criteri ESG nei cantieri: dalla gestione dei rifiuti alla riduzione dei consumi, dall’efficienza energetica alla sicurezza. Non vogliamo che le imprese si limitino a subire i cambiamenti, ma che li anticipino e li trasformino in vantaggi competitivi.

Quali strumenti prevede l’iniziativa?
L'adozione di pratiche sostenibili è oggi fondamentale per garantire il successo e la competitività nel settore delle costruzioni. Il Codice di Condotta per i Cantieri a Impatto Sostenibile rappresenta una linea guida chiara e concreta per le aziende che desiderano operare in modo responsabile, riducendo l'impatto ambientale dei propri progetti e promuovendo un'innovazione sostenibile.

Il Codice si basa su alcuni principi chiave:
• Riduzione delle emissioni: limitare l'impatto delle attività del cantiere sull'ambiente, adottando tecniche che riducono le emissioni di CO₂ e l'inquinamento.
• Gestione efficiente dei rifiuti: applicare una politica di riciclaggio e riutilizzo dei materiali, per ridurre al minimo gli scarti e ottimizzare le risorse.
• Risparmio energetico: promuovere l'uso di tecnologie a basso consumo energetico e fonti rinnovabili per alimentare i cantieri.
• Tutela della salute e sicurezza: implementare misure di sicurezza per garantire il benessere dei lavoratori e della comunità circostante.
• Rispetto del contesto urbano e sociale: integrare il cantiere nel contesto territoriale con il minimo impatto, favorendo dialogo e trasparenza con la comunità locale.

Vogliamo che la sostenibilità sia una leva reale, non solo formale. A tal proposito in questi mesi come ANCE Cremona abbiamo riattivato una collaborazione con il Comune di Cremona per un confronto itinerante nei quartieri della città per spiegare ai cittadini che cosa significa CIS e cosa significa Case Green.

Che cosa serve, secondo lei, per rilanciare il settore edilizio nel medio periodo?
Serve una visione industriale, non più interventi spot. Politiche per la casa, rigenerazione urbana, edilizia scolastica e sociale, infrastrutture verdi. Servono incentivi stabili alla riqualificazione, accesso al credito per le PMI, semplificazione normativa e strumenti per accompagnare la transizione digitale e ambientale.
Il settore delle costruzioni resta vitale. Rispetto al 2014 i volumi sono ancora superiori del 30%. Le opportunità esistono: rigenerazione urbana, edilizia sociale, edilizia scolastica, impianti sportivi, transizione verde.
Il nostro compito è quello di unire pubblico e privato in una visione comune. Serve una nuova stagione, fatta di investimenti intelligenti e cantieri sostenibili. Cremona ha le competenze, le imprese e la cultura per essere protagonista.

Qual è il messaggio che ANCE Cremona vuole lanciare al territorio?
Cremona ha imprese edili solide, competenze diffuse e una filiera compatta. Ma dobbiamo lavorare tutti insieme per essere protagonisti del cambiamento. Il nostro messaggio è chiaro: la qualità premia, e i cantieri del futuro dovranno essere sostenibili, efficienti e ben progettati.
Noi ci siamo, pronti a fare la nostra parte ed invitiamo le imprese del territorio a venire alla nostra Sede in Via delle Vigne 182 a Cremona, lungo la statale Paullese, per chiedere informazioni ed associarsi, per una assistenza competente e qualificata.


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti