Antonio Grassi passa il testimone della guida del Rotary Club Crema a Marcello Palmieri
Martedì sera, conviviale all'aperto al Ridottino per il passaggio di consegne del Rotary Club Crema. Il presidente uscente, Antonio Grassi, ha passato il testimone a Marcello Palmieri, «sicuro di consegnarlo in buone mani, certo che con lui il club otterrà risultati lusinghieri e significativi».
La serata si è aperta con l'ingresso di un nuovo socio, l'avvocato Gianluca Rossoni, presentato da Simona Lacchinelli, che ne ha delineato il profilo umano e professionale. Rossoni ha ringraziato e si è detto orgoglioso di entrare a far parte di un club tanto prestigioso.
All'inizio Grassi aveva annunciato che sarebbe stato un passaggio di consegne «poco tradizionale», e così è stato. Al termine della cena, infatti, al posto del consueto intervento di commiato, ha dichiarato: «Non farò nessun discorso. Gino Paoli canta Ti lascio una canzone. Io vi lascio un filmato». Sullo schermo di un televisore appositamente allestito è partito un video che ha ripercorso la storia dell'anno 2024-2025 del Rotary Club Crema.
Nel video viene sottolineato che un programma si realizza con una squadra coesa e motivata. «Non esistono uomini soli al comando. E quando qualcuno pensa di esserlo, spesso l'avventura non finisce nel migliore dei modi».
E subito viene precisato: «Con queste parole ho iniziato il mio anno da presidente del nostro club. La squadra è stata non solo unita, ma straordinaria nel sostenermi, nel condividere le proposte e nell'affiancarmi nello svolgimento dell'incarico. Tutte le decisioni sono state prese all'unanimità, ma soprattutto condivise». E le immagini successive hanno raccontato il lavoro svolto.
Il filmato è stato prodotto e scritto dallo stesso Grassi, con le riprese e il montaggio del filmmaker Michele Mariani, la voce narrante dell'attore Massimiliano Pegorini e la musica della violinista Angela Alessi.
Terminata la proiezione, Grassi ha passato la parola a Palmieri che ha indicato le linee guida del suo programma per l'anno 2025-2026. E ha promesso: «Sin d'ora cercherò di porre il massimo impegno affinché in questo club possa continuare a fare la differenza, in città e non solo, cercando anche di mettere a frutto il servizio distrettuale maturato negli scorsi anni. Per fare ciò, però, dovremo essere tutti in grado di agire da rotariani».
Poi ha auspicato che ogni azione del club, dalle conviviali, ai service «resistesse alla prova delle quattro domande di Paul Harris, il nostro fondatore: risponde a verità».
A questi interrogativi: «E' giusto per tutti gli interessati? Promuoverà buona volontà e rapporti di amicizia? Sarà vantaggioso per tutti gli interessati?»
Al termine del discorso di Palmieri, ha chiesto la parola Alfredo Fiorentini, vicepresidente uscente. Sorprendendo i presenti ha annunciato che il consiglio aveva deciso di assegnare Paul Harris Fellow al presidente uscente Grassi per il lavoro svolto e la determinazione nel perseguire il programma annunciato all'inizio del suo mandato.
Grassi, sconcertato, ha ringraziato. Commosso non ha aggiunto altro.
La serata si è conclusa con la spillatura di Palmieri.
Erano ospiti: Bruno Paggi, presidente del Club San Marco di Crema, Marilidia Carelli Reduzzi, presidente dell'Inner Wheel Crema e Davide Bosio, presidente del Rotaract Terre Cremasche.
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