Arrestato dalla Squadra mobile un 24enne tunisino accusato del tentato omicidio di un minorenne cremonese
Aveva accoltellato un sedicenne la sera del 4 aprile nei pressi di Cremona Arena, è stato catturato il 27 agosto a Ventimiglia dagli agenti della Polizia di frontiera in conseguenza di indagini condotte dalla Squadra mobile di Cremona, mentre tornava in Italia in seguito ad un provvedimento di espulsione dalla Francia e colpito da un mandato di cattura europeo. E’ finito così in carcere a Savona con l’accusa di tentato omicidio il 24enne tunisino Boughanmi Saber, residente a Cremona, già conosciuto dalle forze dell’ordine, che si era dato alla fuga dopo aver colpito con tre coltellate al volto un ragazzo minorenne cremonese al termine di una partita a tennis sui campi di Cremona Arena. L'operazione è stata illustrata questa mattina in Questura dal capo della Mobile Marco Masia, affiancato dal sostituto procuratore Chiara Treballi.
La sera del 4 aprile il tunisino aveva individuato la propria vittima, nascosto dietro la recinzione del campo da gioco, gli aveva sottratto la bicicletta con la quale, presumibilmente, si era poi recato al proprio domicilio per cambiarsi d’abito, poi col mezzo rubato era tornato sul posto, ed aveva iniziato a tergiversare girando lentamente col mezzo fino a quando, notato dalla vittima del furto, si era dato alla fuga abbandonando la bicicletta e nascondendosi nei pressi. Quando il ragazzo vittima del furto si è chinato per recuperare il mezzo, il tunisino era uscito dal proprio nascondiglio e lo aveva ripetutamente colpito con un coltello al volto. In seguito alle indicazioni fornite dalla vittima gli agenti della Squadra Mobile hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione del tunisino rinvenendo il coltello, di cui avevano già recuperato la fodera, ed alcuni capi di abbigliamento compatibili con i vestiti indossati dall’aggressore al momento dei fatti. Al termine di una serie di indagini complesse coordinate dalla Squadra mobile di Cremona il tunisino è stato individuato ed arrestato. La speranza è che nel corso degli interrogatori possano essere chiariti i motivi dell’aggressione.
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