Movimento No Autostrada: vent’anni di rinvii per la Cremona–Mantova, Piano economico ancora senza equilibrio tra PEF insostenibile, tariffe alte e stime di traffico gonfiate
Da oltre vent'anni, e precisamente dal 2003, anno in cui la Regione ha approvato il progetto preliminare dell'autostrada Cremona–Mantova, le sorti della sua realizzazione sono rimaste legate alla ricerca dell'equilibrio del Piano Economico Finanziario (PEF), elemento indispensabile per l’approvazione da parte della Giunta Regionale del progetto definitivo. Quest’ultimo non è mai stato approvato: l’ultima versione, depositata in Regione nell’agosto 2020, ha ricevuto da Aria S.p.A., società regionale concedente, soltanto un’approvazione in linea tecnica. Tale via libera parziale è dovuto alla mancanza di un PEF affidabile e bancabile, alla richiesta di un contributo pubblico a fondo perduto di 500 milioni di euro, superiore al limite massimo previsto dalla legislazione regionale, e a tariffe per l’utenza considerate troppo elevate (circa 15 euro per andata e ritorno da Cremona a Mantova), unite a costi di gestione giudicati eccessivi. In sostanza, il PEF non può essere approvato perché non sostenibile e non può essere riequilibrato perché non è mai stato approvato.
Anche le stime di traffico fornite dalla concessionaria si sono rivelate gonfiate. Prima uno studio commissionato dalle Province di Cremona e Mantova e poi quello della Regione del 2019 hanno ridimensionato in modo significativo le previsioni, stimando al 2045 solo 23.020 veicoli, anche nel caso in cui entrambe le autostrade, Cremona–Mantova e Ti-Bre, fossero completate. Questi numeri non hanno permesso a Stradivaria S.p.A. di presentare un PEF in equilibrio, rendendo impossibile la sua approvazione.
Il duplice contenzioso aperto presso il Tribunale Civile di Milano e il TAR Lombardia tra la Regione e Stradivaria S.p.A., che avrebbe dovuto chiudere definitivamente la concessione e sancire l’uscita di scena dell’attuale concessionaria, si è interrotto per consentire una trattativa legata alla possibile cessione della maggioranza di Centro Padane S.p.A., che controlla Stradivaria, a uno dei fondi di investimento americani citati più volte dalla stampa. Anche questo tentativo non ha avuto esito positivo: sia l’asta pubblica che la trattativa privata per la vendita della quota pubblica di Centro Padane S.p.A. si sono concluse senza successo.
Il mancato buon esito della vendita ha avuto riflessi diretti sul bilancio del Comune di Cremona. Entro il 31 luglio 2025, per legge, gli enti pubblici devono approvare la salvaguardia degli equilibri e l’assestamento generale di bilancio, con il parere obbligatorio dell’organo di revisione. Nella seduta del 14 luglio 2025, il Comune di Cremona non ha potuto accertare l’entrata di 2.450.000 euro iscritta nel bilancio di previsione come provento della vendita delle proprie quote in Centro Padane, con la conseguenza di congelare investimenti dello stesso importo, vincolati a questa entrata.
A ridosso della scadenza del 31 luglio si è registrata la manifestazione di interesse, priva di offerta economica, da parte di una società appena costituita, “Strade Veloci S.r.l.”, con sede a Brescia. La società è stata fondata il 17 luglio 2025, ha avviato l’attività il 24 luglio 2025, conta tre soci, un capitale sociale di 30.000 euro e ha come oggetto la promozione, progettazione, realizzazione e gestione di autostrade, direttamente o in partecipazione.
È difficile esprimere una valutazione sulle reali potenzialità di questo nuovo soggetto, che sembra voler affrontare un’impresa nella quale altri operatori privati, compresi importanti fondi speculativi, hanno più volte fallito: riuscire a far quadrare i conti del progetto autostradale Cremona–Mantova, portando in equilibrio il Piano Economico Finanziario. Il tutto in un contesto profondamente cambiato, in cui il raddoppio ferroviario della Mantova–Codogno e i raccordi ferroviari previsti assorbiranno una quota consistente di traffico sia pesante sia leggero, migliorando la mobilità del territorio e rendendo le strade più sicure e meno inquinanti.
I comitati confermano la loro posizione: no alle autostrade Cremona–Mantova e Ti-Bre, sì alla riqualificazione della SS10.
Piadena Drizzona, 9 agosto 2025
Coordinamento Comitati No autostrade Cr-Mn e Ti-Bre – Italia Nostra Mantova – Legambiente Cremona – WWF Cremona – Fiab Lombardia – Noi Ambiente, Salute ODV Viadana – Crea Futuro per le Energie Rinnovabili – Associazione Persona-Ambiente – Gruppo Ecologico “El Muroon” – Forum delle idee – NoTriv Lombardia – ArciBassa – Stati Generali Clima Ambiente e Salute della Provincia di Cremon
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