Buzzella: "Lo stallo sul Masterplan 3C per il rilancio del territorio? E' dovuto alla gestione approssimativa da parte della Provincia"

CREMA - Quest'oggi al Ridottino, conviviale meridiana del Rotary Club Crema, relatore Francesco Buzzella, ex presidente degli industriali della provincia di Cremona e futuro presidente degli industriali della Lombardia. 

Numerosa la presenza dei soci e molto interessante la ‘lezione’ sul Masterplan 3c. Con l’ausilio di slide, linguaggio chiaro e sintesi felice, il relatore ha illustrato luci e ombre della nostra provincia, ma soprattutto ha guardato al futuro e alle scelte necessarie per avere un territorio competitivo al passo coi tempi. Decisioni che, purtroppo, vengono rimandate.

Si è rammaricato dello stallo del progetto Masterplan 3c e ha indicato in maniera inequivocabile, senza se e senza ma, la causa dello stop. 

Con calma, ma con parole prive della sordina e mai sopra le righe, Buzzella ha individuato nella provincia l’ente deputato per proseguire nell’implementazione del Masterplan 3c, indispensabile per rendere operativo il progetto. Subito dopo ha però ammesso che l’operazione è ferma al palo.

La causa, ha precisato il relatore, è da ricercarsi nell’amministrazione provinciale, nello specifico nel presidente Mirko Signoroni. 

Per Buzzella, la provincia, è stata incapace di coinvolgere i comuni. Ha agito in modo approssimativo e superficiale e ha gestito nella forma peggiore l’operazione. Sul proseguimento della vicenda il relatore non si è pronunciato.

Buzzella non ha mancato di criticare la legge Delrio, che ha tolto autorevolezza alla provincia e ha espresso molti dubbi sulla leadership di chi la guida.

Il presidente del club, Antonio Agazzi, nel ringraziare il relatore, ha concesso l’opportunità ai soci di intervenire.  Ha preso la parola Antonio Grassi che ha sottolineato in maniera dettagliata gli errori della provincia, confermati nella replica di Buzzella.

L’incontro è risultato oltre che molto interessante anche assai stimolante, per l’abilità e il coraggio del relatore di parlare senza il freno tirato e senza problemi a raccontare la realtà dei fatti.