9 dicembre 2025

Carolin Widmann in volo deve tenere in braccio il violino Giovanni Battista Guadagnini del 1782

Vita difficile per i musicisti. Soprattutto per quelli che viaggiano in aereo.
L’ultimo caso assurto agli onori della cronaca è quello della violinista Carolin Widmann che è stata recentemente costretta a prendere un volo da Helsinki, in Finlandia, per tornare a Lipsia, in Germania, dove dal 2006 è docente di violino presso l’Università di Musica e Teatro “Felix Mendelssohn Bartholdy” portando a mano e senza custodia il suo violino Giovanni Battista Guadagnini del 1782. La violinista ha raccontato che le è stato rifiutato di imbarcarsi sul volo di linea con la custodia del suo violino, nonostante fosse una viaggiatrice abituale della compagnia aerea con lo status di Frequent Flyer. Dopo il concerto con la Tapiloa Sinfonietta a Espoo, in Finlandia, avvenuto la sera del 27 novembre 2025, il 28 novembre, Carolin Widmann è giunta all’aeroporto di Helsinki, dove l’addetto Lufthansa al banco del check-in l’ha informata che la custodia standard del suo violino superava le dimensioni consentite per il bagaglio a mano sui loro voli. Una doccia fredda. Che fare? Il suggerimento, come quello che molte altre volte è stato rivolto a numerosi musicisti, è stato di acquistare un posto extra per il violino. Alternativa? Lo stivaggio. Ben consapevole dei rischi che un delicato strumento di liuteria antica può subire in stiva in ordine a shock, temperatura, umidità e pressione, Carolin Widmann ha preso una decisione estrema: ha imbarcato la custodia vuota del violino come bagaglio extra e ha viaggiato col violino tra le sue braccia, senza protezione alcuna, da Helsinki via Francoforte a Lipsia.
Analoghe situazioni di difficoltà all’imbarco erano state segnalate ad agosto 2025 da tre musicisti: Andrew Shulman, primo violoncellista della Los Angeles Chamber Orchestra a cui è stato negato l’imbarco su un volo della Frontier Airlines, nonostante avesse prenotato un posto extra per il suo strumento; Peter Martens, primo violoncellista della Filarmonica di Città del Capo, che era in viaggio per concerti nel Regno Unito ed ha avuto difficoltà al rientro a casa con un volo a lungo raggio da Parigi a Johannesburg; Patrick Roberts, violinista ambasciatore della National Breast Cancer Foundation, in viaggio con Transavia Airlines da Parigi a Milano, che ha dovuto inserire il suo violino Stradivari, senza la usuale custodia Musafia che è stata stivata, in una confezione pluriball avvolta in asciugamani, in modo da poterlo portare con sé a bordo e tenerlo tra le braccia durante il volo.
Andrew Shulman ha dichiarato: «Sono salito sul mio volo Delta da Raleigh all’aeroporto internazionale di Los Angeles con il mio violoncello, dopo che la Compagnia Frontier Airlines mi ha rifiutato l’imbarco, nonostante avessi acquistato 2 (DUE!) posti extra per il mio violoncello! Ho mostrato loro le regole della FAA (Federal Aviation Administration) e le hanno ignorate. Sono stato fortunato perché Delta aveva un help desk vicino ai gate e sono riusciti a prenotarmi gli ultimi due posti su un volo che partiva un’ora dopo ma arrivava 15 minuti prima! Grazie Delta!»
Peter Martens, invece, stava viaggiando con il suo violoncello Lockey Hill di fine Settecento custodito in una custodia BAM Hightech con custodia protettiva per il volo che usa quando, per problemi di budget, non è possibile acquistare per il violoncello un posto extra. Questa volta il posto extra era stato regolarmente prenotato e tutti i viaggi con KLM erano andati bene fino all’intoppo con Air France sulla tratta Parigi-Johannesburg: il bagaglio a mano (flight case col violoncello) destinato all’extra seat risultava più lungo di 4cm per gli standard Air France tanto da richiedere al musicista Martens un extra costo di 240 €. Comprensibili le reazioni del musicista che ha affermato: «Air France è l’unica compagnia aerea che mi abbia mai addebitato un costo aggiuntivo per il flight case. Nessuna Compagnia mi ha mai addebitato alcun costo extra e ho viaggiato parecchio con South African Airways, Emirates, Qatar, Lufthansa e tutte le compagnie aeree locali più piccole del Sudafrica!»
Patrick Roberts ha dichiarato con comprensibile sgomento: «dalla Compagnia aerea Transavia non è stata espressa alcuna preoccupazione per la sicurezza di uno strumento così raro e insostituibile, né è stato riconosciuto il disagio causato, considerando i rischi e le responsabilità di viaggiare con strumenti storicamente importanti, specie quando non sono di proprietà del musicista ma sono stati concessi in prestito da terzi».
Non c’è musicista che ogni anno non incappi in controlli rigorosi o in controllori zelanti al check-in che rendono complicate le loro trasferte. Questa è la ragione per la quale la violinista Carolin Widmann ha rivolto un accorato appello ai colleghi musicisti e, soprattutto, alle compagnie aeree interessate: «Le misure consentite per il bagaglio a mano sono normalmente 55 cm x 40 cm x 25 cm. Non ci vuole un genio della matematica per capire che una custodia per violino ha un volume minore di quello di un trolley che è facilmente trasportabile a bordo. Noi musicisti siamo lieti di seguire le regole. Ma queste regole devono essere urgentemente aggiornate, modificate e applicate a livello globale, in modo che ciascuno di noi possa viaggiare con i preziosi strumenti musicali ad arco necessari per la nostra professione senza timore di subire ingiusti ritardi, extracosti o divieti d’imbarco. Spero che questa terribile situazione che ho dovuto affrontare io contribuisca a migliorare le condizioni dei musicisti che viaggiano per lavoro in tutto il mondo»
 
Fabio Perrone


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