Cartelli turistici imbrattati e illeggibili, scritte sui muri. Che immagine diamo della città?

Una città turistica si vede anche da come va incontro ai visitatori mettendoli a proprio agio. Purtroppo a Cremona non è così: i cartelli che indicano chiese e palazzi sono sporchi e tenuti malissimo, spesso vicino a cestini dell'immondizia con sopra scritte e disegni vari. Certo il vandalismo non è colpa di chi ci amministra ma il decoro urbano spetta proprio al Comune (con l'aiuto dei cittadini). Lo stesso accade in tante vie del centro storico anche in prossimità di chiese e monumenti (vicino a Santa Maria Maddalena o alla raeldo Colombo, nei pressi del Museo Archìeologico di San Lorenzo o altrove) con scritte sui muri, a volte oscene. Per non parlare del Parco al Po dove i tabelloni sono ormai illeggibili, scrabocchiati o con disegni. Ancora una volta solleva il problema Matteo Tomasoni che ha già scritto diverse volte agli uffici comunali sottolineando la cattiva immagine della città per chi arriva a Cremona. Tomasoni ha scritto anche a Cremonasera:

"Visto che, casualmente, in città ci sono molteplici lavori di manutenzione e piccoli interventi per ripristinare il decoro approfitto per segnalare il problema delle scritte sui muri. - afferma - Da anni la situazione non sembra interessare i nostri amministratori. Scritte violente, oscene, senza alcun senso e sgorbi vari devastano i muri cittadini e, spesso, anche i cartelli turistici. Si dirà che il ripristino delle facciate è a carico dei privati. Ma quando le scritte sono vicine alle chiese, al Duomo, nel centro storico, sui monumenti il problema riguarda tutti e soprattutto chi ci amministra. Non sarebbe possibile, magari in sinergia o con il contributo dei privati, farsi carico della cosa almeno nel centro storico? Spero che almeno le imminenti elezioni amministrative spronino all'operosità chi avrebbe la facoltà di intervenire".