23 maggio 2025

Cascina Marasco sempre più accogliente, avanti i lavori di recupero della Coop Agropolis

Fervono i lavori a cascina Marasco, sede di Agropolis, la cooperativa sociale onlus che dal 1989 costituisce un punto di riferimento per le persone diversamente abili, le loro famiglie, ma anche per le istituzioni -  l'Ats Val Padana, l'Azienda Sociale del Cremonese  e i Servizi Sociali del Comune di Cremona - che operano nella diagnosi e nei servizi a supporto delle disabilità.
 
Cascina Marasco a Cavatigozzi, concessa in comodato d'uso alla cooperativa da Fondazione Città di Cremona, è da febbraio un cantiere aperto e le attività con i ragazzi sono state trasferite provvisoriamente nella palazzina Soldi di Cremona Solidale, sempre di proprietà di Fondazione.  Nei giorni scorsi si è svolto un sopralluogo a cui hanno partecipato alcuni componenti del Cda di Agropolis con la Presidente Maria Grazia Ventura; il Presidente e il Segretario Generale di Fondazione Città di Cremona Giuseppe Foderaro e Lamberto Ghilardi; il sindaco di Cremona Andrea Virgilio e i rappresentanti del general contractor Macos srl a cui sono stati affidati i lavori.
 
Cogliendo le opportunità del Bonus 110% per le onlus, il Consiglio di Amministrazione della cooperativa ha optato per la ristrutturazione del complesso: la casa padronale, dove si trovano uffici e laboratori, e le contigue ex case coloniche, in parte già ristrutturate nel 2023, funzionali alle attività dei servizi SFA (formazione all'autonomia) e CSE che verranno così implementati, consentendo a più persone di sperimentare in un ambiente tutelato le possibilità di una vita autonoma oltre a servizi come i "week end di sollievo" per le famiglie.
 
Oltre a questi lavori - in parte di demolizione e ricostruzione e in parte di restauro e risanamento conservativo come prescritto dalla Soprintendenza -  verrà realizzato un nuovo fabbricato nel lato della corte verso le serre (sala Magnani) in sostituzione di quello più distante che verrà demolito. Un edificio dalle caratteristiche moderne che contribuirà a ricostituire l'originaria "corte chiusa" con ampie vetrate, ma con riferimenti all'architettura rurale, comunicante con la nuova cucina e polivalente, potendo essere adattato ad esempio a refettorio per la comunità, luogo per laboratori, palestra, giochi, convegni e che dovrà essere completato entro dicembre 2025.
 
Tutti i lavori sono funzionali all'abbattimento delle barriere architettoniche, all'adeguamento antisismico e all'efficientamento energetico, capitolo nel quale rientra rientrano il cappotto interno, il riscaldamento a pavimento e, per il nuovo edificio, la posa di pannelli fotovoltaici sulle coperture.
 
Con questo progetto la cooperativa prosegue l'opera di recupero funzionale all'offerta di nuove attività. Una volta conclusi i lavori edili si dovrà pensare ad arredi e attrezzature, per cui sarà necessario un appello alla generosità dei cremonesi, da sempre molto attenti a questa realtà di inclusione.
 
"Abbiamo colto l'occasione del bonus 110% per mettere a nuovo la struttura, allo scopo di guardare avanti, prepararci alle prospettive che attendono cooperative come la nostra", commenta Maria Grazia Ventura. "Parlo del progetto di vita delle persone, offrendo spazi che consentano loro una vita normalizzante. Penso agli 'appartamenti palestra', dove imparare a vivere una vita indipendente; all'attività nella serra, dove si coltivano piante e ortaggi che vengono utilizzati per la mensa piuttosto che venduti nei mercatini.
L' obiettivo è che tutti possano avere l'occasione di vivere una vita piena, una sana normalità che scorre attraverso occupazioni quotidiane. Per questo Agropolis si apre alla realtà esterna, non solo attraverso le feste ma anche nelle piccole cose di tutti i giorni, come ad esempio nelle relazioni tra chi frequenta la struttura e i residenti del quartiere che vengono a lavorare negli orti solidali.
Stiamo agendo sempre più in sintonia col comitato di quartiere, abbiamo aderito anche alla manifestazione d'interesse con capofila Auser per l'invecchiamento attivo e intendiamo mettere a disposizione gli spazi che abbiamo anche per il quartiere in un processo di inclusione reciproco".
Un'apertura dimostrata anche con l'iniziativa "Impolliniamo il futuro" presso il "Bosco delle api" attiguo alla struttura, venerdì 23 maggio con gli esperti Riccardo Groppali e Andrea Minchio.
 
"Fondazione Città di Cremona ha nel sostegno al welfare cremonese la propria ragion d'essere - afferma Giuseppe Foderaro - e le progettualità messe in campo da Agropolis rientrano in pieno in questo obiettivo. Per questo le sosteniamo mettendo a disposizione in comodato gratuito cascina Marasco, resa negli anni sempre più funzionale e accogliente, un ambiente ideale per consentire a tutti coloro che la frequentano di sviluppare le proprie potenzialità e di apprendere un lavoro attraverso le varie attività di formazione che vengono svolte. Uno spazio che ci auguriamo possa dialogare sempre più con le risorse più vitali della città di Cremona e che trova nella capacità di fare rete il suo punto di forza. Un plauso sincero alla presidente Ventura e a tutto il Cda per quanto stanno portando avanti.
Cascina Marasco è un esempio del nostro modo di intendere il welfare: non soltanto distribuzione di contributi, ma messa a disposizione del patrimonio ricevuto attraverso la generosità dei cremonesi nei secoli per finalità sociali che evolvono nel tempo. Un patrimonio che è nostro dovere difendere, mantenere e valorizzare per ricavare le risorse da investire nelle attività sociali".


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commenti


Michele de Crecchio

23 maggio 2025 21:57

Ho messo il mio "I like", fiducioso nel risultato finale, nonostante che, come spesso accade, i disegni esemplificativi dello stato futuro, realizzati con la banalità espressiva che è purtroppo frequente difetto di quelli realizzati con strumentazione elettronica, non siano, purtroppo, adeguati alle buone intenzioni dei committenti e, mi auguro anche, dei progettisti incaricati.