Ci siamo, giovedì prossimo in Regione si decide per il maxicentro logistico di San Felice (sulla via Mantova) da 90mila metri quadrati coperti
Per il Comune nulla osta più. Così pare per gli altri enti coinvolti. Così giovedì 13 febbraio alle 15 approda in Regione Lombardia per l'approvazione definitiva il progetto della Logistic Capital Partners, colosso europeo del settore, per la seduta della concessione del via libera Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) del progetto realizzato dalla "The Blosson Avenue Partners”, studio di progettazione di Milano specializzato il realizzazione di logistiche. Dunque si procederà con il nuovo centro logistico di San Felice lungo la via Mantova, dove attualmente ci sono campi agricoli. Ricordiamo che rispetto alla prima richiesta è stato presentato un progetto su scala ridotta rispetto alle ipotesi iniziali. Il nuovo progetto depositato nel giugno scorso prevede la realizzazione di una struttura coperta di 90 mila metri quadri, che andrebbe ad inserirsi in un’area di 300 mila metri quadri complessivi. E' prevista una struttura unica multipiano suddivisa in cinque edifici, caratterizzata da una maglia con grandi luci, tamponamenti con un ridotto numero di aperture e sarà caratterizzata da un totale di 90 baie di carico dotate di coperture retrattili per la protezione delle operazioni in caso di pioggia. La struttura dovrebbe essere destinata alla ricezione di semilavorati che verranno montati sul posto.
Vista la situazione (circolatoria e ambientale) della via Mantova, il progetto era stato fortemente osteggiato con parecchie proteste anche nei confronti del Comune chiedendo, tra l'altro, una revisione del Piano Regolatore. Le proteste derivavano anche dalle stime secondo le quali l’insediamento porterebbe sì circa 500 nuovi posti di lavoro ma anche 1.600 movimenti giornalieri di mezzi pesanti, tra ingressi ed uscite su via Mantova, oltre a 160 passaggi di automezzi di stazza media e a 568 spostamenti di veicoli leggeri utilizzati dagli addetti che lavorerebbero nella nuova piattaforma logistica di San Felice.
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commenti
PierPiero
7 febbraio 2025 08:33
Quindi, per capirci, 5 scatoloni nella campagna con pochissime finestre e porte, corretto?
Camion e umanità varia a congestionare quell'arteria stradale che già ora, in alcuni orari, è un unico serpentone di veicoli.
Il tutto a ridosso di una delle città più inquinate di Europa e non leggo né di opere stradali atte a favorire i flussi e tantomeno piantumazione di alberi per mitigare l'impatto ambientale.
Remo
7 febbraio 2025 08:36
Però il Comune ha chiesto la ciclabile per San Felice....
Manuel
7 febbraio 2025 15:50
Ah beh, ora mi sento tranquillo.
Gianni
7 febbraio 2025 08:40
mettiamoci sopra una bella pietra tombale, tanto senza autostrada cr mn (una utopia che mai si realizzerà) è nel posto sbagliato
Lorenzo
7 febbraio 2025 18:10
Dunque, perché ancora parliamo di difesa dal consumo di terreni agricoli, riduzione di inquinamento ambientale, acustico, luminoso e quant'altro, decongestione della viabilità urbana, ecc. ecc? Ma dai, ascolta, fai così: azzera quel che resta dell'area Tamoil ex raffineria, mettici lì questo colosso, così fai bella figura, il porto è lì dietro, tutto giunge via fiume (...scherzo, non è navigabile, lo sappiamo), ma ci arriva pure il treno e un (poco tortuoso), tragitto stradale con la gronda nord ovest. Che dici? L'area di San Felice è già costretta alla cementificazione? Ma costruisci lì il Nuovo Ospedale, quello con la pista d'atletica e lo stagno per le papere, così almeno non hai un cantiere enorme dentro il nosocomio in attività (e se poi il progetto va per lustri almeno ci resta un nosocomio...), poi quello vecchio lo trasformi e ci raduni tutte le poche scuole cittadine che saranno rimaste per una popolazione giovanile ridotta all'osso (dopo averlo reso antisismico, beninteso....). E per la viabilità, riattiva il secondo binario che dalla MAC arriva allo Zaist, e lo prolunghi fino al Nuovo Ospedale, anzi di più, fino a Cà del Ferro e al Polo Scolastico Unificato (PSU, adori gli acronimi, vero?), ci fai la metropolitana leggera urbana di superficie (MLUS). Come dici? Il passaggio su via Milano? Bè, ovvio, sono i treni che devono passare sotto il piano stradale, scava, scava!