Cinquantenne allontanato da casa con divieto di avvicinamento. Polizia di Stato, quotidianamente in prima linea nel contrasto della violenza di genere
Il 20 maggio la Polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla moglie, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Cremona nei confronti di un cittadino italiano di 50 anni, a seguito dei numerosi episodi di violenze e vessazioni succedutisi negli ultimi mesi, attualmente indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia.
La costante attenzione della Polizia di Stato al fenomeno della violenza di genere, infatti, ha permesso di individuare una situazione familiare particolarmente insidiosa, caratterizzata da numerosi episodi di violenze dovute anche ad un abuso di sostanze alcoliche da parte del marito, in cui la donna, purtroppo, come spesso accade nei reati intrafamiliari, non si rendeva conto dell’anomalia del loro rapporto, tanto da rifiutarsi di sporgere querela e di raccontare le varie vicende alle forze dell’ordine.
La notizia, infatti, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Cremona, è stata dettagliatamente analizzata dagli investigatori della Squadra Mobile, che, con un’intensa attività di ricostruzione, dopo aver sentito parenti, vicini ed aver raccolto tutti i dati in possesso anche delle altre forze di polizia, hanno portato alla luce le gravi minacce e lesioni che il marito, quasi quotidianamente, da diversi anni, perseverava nei confronti della moglie.
In tal senso, pertanto, sono state fondamentali le testimonianze acquisite dalla Squadra Mobile da parte di parenti e colleghi di lavoro, fermamente intenzionati ad aiutare gli investigatori a porre fine all’intero contesto di soprusi in cui viveva la cinquantenne cremonese.
In un’occasione, infatti, un vicino di casa aveva assistito ad una violenta aggressione dell’uomo, che, a seguito di un violento litigio, aveva afferrato la compagna per i capelli, schiaffeggiandola, per poi cercare di rientrare nell’abitazione.
Il tentativo di fermare l’uomo, tuttavia, aveva acuito la sua alterazione, tanto che, a quel punto, si era scagliato verso la porta dell’abitazione del vicino, colpendola con calci e pugni, facendo allertare le forze dell’ordine.
La Polizia di Stato è quotidianamente in prima linea nel contrasto all’odioso fenomeno della violenza di genere ed ai reati commessi all’interno delle mura familiari. In tal senso sono numerose le iniziative ed i progetti che mirano a scavare nel cosiddetto “sommerso”, ossia quelle situazioni, particolarmente insidiose, in cui le donne non trovano il coraggio di denunciare o, addirittura, non si rendono conto dell’anomalia del loro rapporto con i propri aguzzini.
In questi casi, infatti, la Sezione specializzata della Squadra Mobile della Questura di Cremona, grazie ad una proficua collaborazione con la Procura della Repubblica di Cremona e con le associazioni interessate, è costantemente impegnata nell’analizzare condotte penalmente rilevanti e fornire gli idonei strumenti di tutela alle donne maltrattate che, rivolgendosi alle forze dell’ordine, possono finalmente uscire dai contesti di violenze e minacce in cui talvolta si trovano costrette a vivere da anni.
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