Clara Mondonico ricorda il padre Emiliano: "Non facciano più il salame del babbo. Senza di lui non è più festa. Ti voglio bene papà"
Clara Mondonico ricorda il padre Emiliano: "Non facciano più il salame del babbo. Senza di lui non è più festa. Ti voglio bene papà"
Clara Mondonico, figlia dell'indimenticabile calciofilo Emiliano Mondonico da Rivolta d'Adda, scomparso nel marzo 2018 per un maledetto tumore, vive nel culto di suo padre, ricordandolo quasi ogni giorno sui social e non solo.
"Eternamente tua! Me lo sono anche scritto addosso, primo e unico tatuaggio della vita. Ho amato e amerò per sempre una sola persona. Per qualcuno può essere qualcosa di strano o non sano, per me è così. Quando ero all'asilo volevo sposarlo, ma mi hanno detto che non potevo. È un amore incondizionato, il mio. E se mi dicono che gli somiglio mi fanno il complimento più grande del mondo". Intervistata dal Corriere della Sera, Clara ha parlato,commossa, del babbo...
Tra l'altro Clara, intervistata da Timothy Ormezzano, alla domanda su come ha fatto il padre a riscuotere tanto affetto a Cremona, Bergamo, Torino, Firenze eccetera, ha detto."Essendo sempre sincero, sempre se stesso. Mettendoci la faccia. Non prendendo mai in giro nessuno. Anche quando le cose non andavano bene. Aveva le sue opinioni e le portava avanti. Come l'impegno con i ragazzi in difficoltà di Rivolta d'Adda, ex tossicodipendenti e alcolisti. Ogni benedetto mercoledì mattina, li allenava per un'ora con i ritmi della Serie A. Al Filadelfia o all'oratorio, per lui non cambiava niente".
E quella squadra adesso la porta avanti Clara: "Sì, perché tutto il bello che aveva fatto papà doveva proseguire. La Fondazione Emiliano Mondonico è nata per tenere papà ancora qui con noi. Abbiamo giocato un campionato per homeless, a San Francisco, piazzandoci bene. Ci sono anche dei ragazzi con la sindrome di Down. Abbiamo perso la finale per il titolo italiano del campionato Figc contro il Toro. Da due anni, però, siamo campioni regionali".
Nella bella intervista c'è spazio per il Mondonico lontano dai poteri forti, che preferiva stare dalla parte più scomoda.
Pane al pane e vino al vino, insomma. Tutto accompagnato dal vostro salame fatto in casa, ha detto la giornalista.
"Abbiamo provato a rifarlo, in cascina da noi. Ma il giorno in cui si faceva il salame era un giorno di festa. E senza papà non è più festa. Quindi abbiamo smesso".
E cosa direbbe a papà, se lo incontrasse in un sogno chiede ancora la giornalista del Corriere della Sera?
"Lo incontro spesso, sognando. Vorrei solo ringraziarlo per tutti quello che ha fatto. E poi gli direi: Ti voglio bene papà".
Indiano padano, allenatore capace, opinionista mai banale, il Mondo manca un sacco a questo calcio sclerato postmoderno. Per fortuna, la figlia Clara lo ricorda via social, in varie interviste e nei vari incontri dedicati all'Emiliano da Rivolta, colui che sedusse Diego Della Valle, col suo Salame mistico Rivoltano e col suo football pratico, durante il suo interregno tecnico alla Fiorentina...
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commenti
Ernesto cabrini
6 marzo 2024 16:18
Bella intervista bellissime parole brava .