1 ottobre 2021

Con lo Stauffer Center for Strings il mondo apre una finestra su Cremona. Un centro unico per la musica che incanta anche il ministro Franceschini

Con lo Stauffer Center for Stings il mondo oggi ha una grande finestra aperta su Cremona. Una finestra dalla quale escono note, accordi, studi e concerti, lezioni in un ambiente affasciante dove la storia, la cultura e l'innovazione si sono sposati nel bellissimo palazzo Stradiotti. Una finestra dalla quale guardare un centro di eccellenza internazionale unico al mondo, interamente dedicato agli strumenti ad arco e la nuova sede dell'Accademia Stauffer. Non è un caso che l'inaugurazione sia avvenuta il 1° ottobre, Giornata Internazionale della Musica alla presenza del Ministro della Cultura Dario Franceschini che si è stupito dalla bellezza degli ambienti, dai nomi dei docenti e del “miracolo” di una Fondazione, la Stauffer appunto, che riesce a fare tutto questo senza chiedere un solo euro allo Stato ma sovvenzionando tutto quello che a Cremona si muove nel campo della cultura e della musica. “E' una esperienza unica che racconterò a tutti, durante le mie visite. ”, ha detto raccontando la sua emozione nel vedere tutto questo dopo i mesi del silenzio di cinema, teatri, sale concerto e musei. "La Stauffer è un esempio da far conoscere di come si rende omaggio al passato ma si investe sul futuro delle nuove generazioni", ha detto ancora il ministro.

E' stato davvero emozionante varcare l'antico palazzo di via San Martino, restato a lungo vuoto e disabitato. L'ultima volta era stato per un servizio giornalistico sul centro anziani di porta Milano che qui aveva la propria sede in alcune stanze al pianterreno gestite da una cooperativa di Bozzolo. Vuoto e inagibile il piano superiore, in disordine il giardino, gli anziani si trovavano a giocare a carte, a fare lotterie e iniziative benefiche nelle due stanze all'ingresso. Il resto del palazzo, pur conservando intatto il suo fascino romantico, era in pessime condizioni, così come la facciata scrostata che contrastava con il bellissimo palazzo Raimondi lì vicino. Adesso il palazzo è rinato ed è un autentico gioiello. La Stauffer lo ha acquistato dalla Fondazione città di Cremona. Sessant'anni fa (1961), era stato donato dal dottor Giuseppe Stradiotti all'Eca di Cremona. Stradiotti era l'ultimo erede di una famiglia di proprietari terrieri di Spinadesco e Crotta d'Adda, lasciò tutto all'Ente perchè fosse istituita una Fondazione intitolata ai genitori Eliseo e Stellina le cui rendite sarebbero andate a beneficio di “anziani poveri, inabili al lavoro del Comune di Cremona”.

Il palazzo restaurato è magnifico: duemila metri quadrati con l'edificio su tre piani affacciato a ferro di cavallo su un giardino romantico all'inglese, con una coffee-house sullo sfondo e un tempietto ottagonale su una collina artificiale. E poi le stanze: una ventina tra sale studio e aule didattiche  con quinte in legno in grado di garantire una perfetta acustica. Una sala concerti, uno studio di registrazione e una foresteria così da dar vita ad un vero e proporio campus della musica. Le finiture e gli arredi sono firmati da Pininfarina Architecture. Un incontro perfetto tra bellezza e tecnologia. In una delle sale una mostra di preziosi strumenti storici della liuteria cremonese (due Stradivari, un Guarneri e un Ceruti) da parte della londinese W.E.Hill & Sons.

I cremonesi potranno visitare il palazzo Stradiotti (ora palazzo Stauffer) sabato 16 e domenica 17 ottobre quando, per le giornate FAI d'Autunno, verrà aperto al pubblico per la prima volta.

La cerimonia ufficiale di inaugurazione della nuova sede e dell'anno accademico 2021-2022 dei corsi Stauffer e degli Stauffer Labs, è avvenuta all'insegna dell'eleganza e della signorilità nel giardino del palazzo. Tanti gli ospiti italiani e stranieri, rappresentanti delle istituzioni e autorità tra cui il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, il presidente della Provincia Mirko Signoroni, il Console Generale della Svizzera a Milano Sabrina Dallafior (una bandiera della Svizzera era collocata vicino al palco insieme a quella dell'Italia e dell'Europa). il vescovo Napolioni. A fare gli onori di casa il direttore generale del centro e dell'Accademia, Paolo Petrocelli motore dell'iniziativa ma perfettamente a suo agio anche nelle vesti di gran cerimoniere, che ha illustrato con orgoglio questo centro a cui guarda tutto il mondo della musica. “E' un traguardo importante -  ha detto – reso possibile dal grande impegno della Fondazione, dei partner, dei docenti e di tutte le realtà che hanno condiviso l'ambisione di dare vita a un progetto unico al mondo dedicato alla valorizzazione del talento e dell'alta formazione delle future generazioni di giovani musicisti”. 

“A partire dalla tradizione di eccellenza che ci contraddistingue, la nostra volontà è quella di promuovere una visione artistica nuova, sempre più partecipata ed inclusiva, fondata sui principi di innovazione, internazionalità, sostenibilità e qualità assoluta. Con il progetto del Center, dell'Accademia e dei Labs, la Stauffer accompagna così Cremona a consolidare ulteriormente il proprio riconoscimento tra le più importanti capitali mondiali della musica” ha detto ancora Petrocelli.

E' toccato poi al Presidente della Fondazione Stauffer, Alessandro Tantardini, ricordare la storia della Fondazione: dalla generosità e amore per Cremona di Walter Stauffer, al lavoro e alle geniali intuizioni di Andrea Mosconi, alla tenacia di Paolo Salvelli, del notaio Gambaro, della segretaria dottoressa Gaboardi, dei membri del consiglio. “Con la creazione dello Stauffer Center for Strings scriviamo una nuova, importante, pagina della storia della nostra istituzione proiettando nel futuro la grande tradizione ed eccellenza della scuola musicale italiana e lo strardinario patrimonio culturale di Cremona”. Tantardini  ha poi sottolineato come in questi mesi si sia voluta rilanciare la mission della Fondazione “mettendo così l'Accademia e Cremona ancora più in connessione con il mondo”. 

Commosso è stato il ricordo di Andrea Mosconi (“senza di lui non ci sarebbe tutto questo”) e dell'amico e collega musicista Rocco Filippini, recentemente scomparso, da parte di Salvatore Accardo che ha ricordato, insieme a Petracchi e Giuranna, i primi passi dell'Accademia nel 1985 quando il professor Mosconi lo raggiunse a Siena, ai corsi estivi della Chigiana, per proporgli i corsi di perfezionamento a Cremona che sarebbero durati un intero anno. "L'Accademia Stauffer - ha detto Accardo - ci ha dato una grande possibilità: quella di insegnare in libertà, come volevamo noi, non ancorati a schemi o a programmi".

Anche i musicisti Francesca Dego e Daniel Palmizio, a nome degli ex allievi della Stauffer, hanno sottolienato l'unicità di questa Accademia. “Sono arrivata qui a 15 anni – ha detto la Dego – ma ci sto tornando ancora dopo 10 anni per incontrare i grandi maestri che qui insegnano in un posto dove ho incontrato la grande musica e una straordinaria accoglienza

Con la nascita di Stauffer Center for Strings arrivano a Cremona le migliori energie, competenze e professionalità della comunità musicale internazionale. Mentre Paolo Petrocelli raccontava le caratteristiche del Center scorrevano le immagini di una quarantina di artisti di fama mondiale che saranno protagonisti dei corsi insieme alle più prestigiose università e istituzioni musicali al mondo (Università di Yale, il Royal College di Londra, l'Università di Oxford, la Sorbona di Parigi). Qualche nome di questi artisti che affiancheranno gli storici maestri dell'Accademia Stauffer Accardo, Giuranna, Petracchi, Meneses e Quartetto di Cremona. I violinisti Lisa Batiashvili, Daniel Hope, Viktoria Mullova, Julian Rachlin, i violoncelli Sol Gabetta, Steven Iserlis, Misha Maisky e tanti altri.

Il servizio fotografico è di Gianpaolo Guarneri/Foto Studio B12

Mario Silla


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