28 ottobre 2021

Con problemi di deambulazione abbandonato in ascensore su carrozzina guasta. L'ospedale: un disguido. L'avv. Bodini: è un reato. E se capitasse ad altri?

Per l'ospedale si è trattato di un disguido, una mancata comunicazione. Ma lasciare un paziente con problemi di deambulazione su un ascensore che sale e che scende e perdipiù su una sedia a rotelle rotta che non va né avanti né indietro lasciandolo in balìa delle chiamate dai vari piani e con un caterere dimenticato nel braccio non può essere un semplice disguido. Così l'avvocato Giuseppe Bodini ha riscritto alla direzione ospedaliera lamentando lo scarso peso dato a quando gli è accaduto la settimana scorsa (leggi l'articolo) e che potrebbe accadere anche ad altri pazienti.. 

In riferimento allo scritto in oggetto, prendo atto che l’istruttoria condotta abbia (benevolmente) concluso che il personale infermieristico in servizio non ha “saputo concordare una soluzione funzionale all’esigenza del momento” , atteso e ribadito che lo stesso personale “non può abbandonare il reparto durante il turno”. Cioè, in lessico meno edulcorato, le due infermiere addette, nella circostanza, non hanno saputo adempiere al loro dovere e vi hanno mancato. Punto.

” Acclarato questo come “inequivocabile”, resta da chiedersi quale istruttoria sia stata condotta in ordine alla carrozzina guasta, manomessa e priva di sicurezze sulla quale io sono stato posto: un tale strumento era per caso nelle attrezzature o nei magazzini del reparto? Ovvero, come mai si trovava nella disponibilità del personale infermieristico? C’è forse, in reparto un deposito di rottamazione cui ricorrere in mancanza di altro? E’ stato individuato e verificato il rottame de quo, ritirato dalla responsabile del Pronto Soccorso, al mio arrivo cola’ ? Un’ istruttoria degna di questo nome può esimersi dal rispondere ad interrogativi come sopra, esemplificativamente posti?

Ed infine il fatto più grave e sconcertante: è mai ammissibile che un infermiere depositi e abbandoni un paziente non deambulante in ascensore? Un simile comportamento rientra sempre e solo nel non aver “saputo concordare una soluzione funzionale ecc.ecc.” ? In un’ Azienda SERIA si chiama “illecito“, in lessico codicistico “colpa”, anche grave, ossia comportamento procedente da “imprudenza, negligenza, imperizia, inosservanza di ordini, regolamenti o discipline “. Come lo vogliamo qualificare nella gestione di un servizio pubblico, importante e delicato come un Ospedale? E come pensiamo di operare per evitare che si ripeta in danno di altri pazienti? Continuo quindi a restare in attesa, da chi di competenza, di una risposta esauriente e puntuale, del tutto disinteressato a leggere note confezionate ad effetto “placebo”, per usare un termine familiare all’ambiente medico. Ringrazio e saluto con viva cordialità.

avv. Giuseppe Bodini




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