Cremona: da giorni aggredisce negozianti e passanti, 29enne nigeriano fermato dai Carabinieri
Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Cremona hanno denunciato per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e percosse un cittadino nigeriano classe 1992, senza fissa dimora, disoccupato e con precedenti di polizia a carico.
Il 29enne, che soffre di disturbi psichiatrici, già da alcuni giorni importunava e aggrediva ripetutamente negozianti e passanti mentre camminava per le vie della città.
Gli ultimi due eventi che hanno coinvolto l’uomo sono avvenuti la mattina del 5 ottobre e la mattina del 6 ottobre. Nella prima circostanza l’uomo, alle 06.50 circa, passava a piedi davanti a un bar e, senza un apparente motivo, tornava indietro fino all’ingresso del locale dove prendeva a calci gli sgabelli, i tavolini e le fioriere posizionati all’esterno della struttura, inveendo e minacciando una delle dipendenti dell’esercizio commerciale che aveva chiesto all’uomo di porre fine alla sua condotta violenta e aggressiva. L’uomo, terminata la sfuriata, si è allontanato.
Ieri mattina l’ennesima aggressione ai danni dello stesso bar. Il giovane si presentava nello stesso posto intorno alle 08.00 e prima che potesse sfogarsi come il giorno precedente veniva affrontato e bloccato dal proprietario del bar che cercava di allontanarlo. Il 29enne inizialmente aggrediva e minacciava verbalmente il proprietario del bar e poi passava alle mani. Nasceva tra loro una colluttazione che veniva notata da alcuni militari in borghese che intervenivano immediatamente per bloccare l’esagitato. L’uomo però continuava a scalciare e tentare di colpire con pugni i militari intervenuti che, a fatica e con il supporto di un equipaggio della Sezione Radiomobile, veniva definitivamente bloccato e accompagnato presso la caserma Santa Lucia. I militari provvedevano a denunciare il 29enne per quanto commesso in entrambi i giorni e chiedevano l’intervento dei sanitari per l’esecuzione di un trattamento sanitario obbligatorio: per questo motivo veniva accompagnato presso l’ospedale del capoluogo e ricoverato.
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