26 febbraio 2024

Cremona entra nel network delle "City of longevity". Il 5 marzo l'incontro alla Cattolica

Un momento importante per fare il punto sui progetti realizzati ma soprattutto per guardare alle prossime tappe. Stiamo parlando delle numerose iniziative e azioni concrete a favore degli anziani fragili e dei loro caregivers, attuate negli ultimi anni o pronte a partire per il prossimo futuro. Tra cui spicca l’ingresso di Cremona nel network internazionale delle “City of longevity” promosso dal National innovation center for ageing (Nica) del Governo britannico.

Di tutto ciò si parlerà il prossimo 5 marzo a presso Santa Monica, il campus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona, in un incontro aperto ai cittadini previsto tra le 10.30 e le 13.

Registe dell’evento saranno la professoressa Guendalina Graffigna e la professoressa Cristina Masella, le docenti dell’Università Cattolica e del Politecnico di Milano che dirigono il team di ricercatori dei due atenei coinvolti nelle diverse e complesse progettualità, realizzate in piena collaborazione con il territorio. A cominciare dal Comune e dalla Camera di Commercio di Cremona, per proseguire con le locali Asst e Ats e con molte realtà del Terzo settore cremonesi. Tutto grazie a finanziamenti di Fondazione Comunitaria e Fondazione Cariplo.

Dopo gli interventi istituzionali, la mattinata prevede tre momenti clou. Di “Città come attore di cambiamento per la longevità” parlerà Nicola Palmarini, direttore del Nica e docente alla Newcastle University. Si farà quindi il punto sui diversi progetti realizzati o in via di attuazione, quali Cremona Be Care che ha creato un Osservatorio sul problema anziani, Social Care che ha appena reso operativa una piattaforma per informare e orientare i cittadini sui servizi alle persone fragili. E poi i progetti Golden Age e Aura che creano innovazione nel campo dell’alimentazione degli anziani e “Cremona over 60: screening dell’autosufficienza della popolazione cremonese per progettare le politiche future” realizzato in collaborazione con l’Università di Genova.

Verrà infine lanciato il Patto tra generazioni per la longevità che creerà rete tra tutti i soggetti coinvolti e metterà a sistema le diverse progettualità.

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