Cremona, la città degli alberi mozzati. Scoppia la protesta sul web. Sotto accusa, come già negli anni scorsi, le eccessive capitozzature
Cremona, città degli alberi mozzati. Le immagini delle aiuole con alberi esageratamente capitozzati, quando addirittura tagliati lasciando a terra solo le ceppaie e qualche centimetro di tronco, pubblicate su Facebook da Alessandro Zagni, consigliere di “Lega Salvini premier - Cremona”, stanno sollevando commenti di indignazione. “Perché non si piantano nuovi alberi? Decine e decine di tronchi tagliati con gli spuntoni mai rimossi. Ed è così in moltissime vie”, commenta Zagni, a cui fanno eco decine e decine di interventi. C’è chi lamenta le condizioni di via Sesto, altri di via Novati nei pressi di via Giordano, altri ancora di via Castelleone, fino a chi suggerisce di chiamare il “Gabibbo”.
Le capitozzature, d’altronde, ossia le potature dei rami negli internodi, che determinano successivamente una crescita sregolata dei rami e li rendono più fragili, sono state per anni la pratica più diffusa e sbrigativa per sfoltire le chiome. Tagli drastici di piante sono avvenuti alle Colonie Padane, nell’area delle corde sospese, altri sono stati annunciati a settembre in viale Po. Da notare che già qualche anno fa era nato un vero e proprio movimento contro il sistema delle capitozzature con relativa raccolta di firme.
Tutto questo mentre il Comune, nei giorni scorsi, dopo le recenti polemiche sulla manutenzione del verde cittadino, ha annunciato che la Cooperativa Ali Integrazione, titolare degli interventi di annaffio e diserbo nelle aree urbane, ha iniziato le operazioni di diserbo biochimico nel centro storico e proseguirà nelle zone definite “periferie centro est e centro sud”. Il diserbo biochimico viene effettuato utilizzando il prodotto “Finalsan plus” contenente acido pelargonico nonanoico al 18,52% e idrazide maleica al 2.98%. Il prodotto, utilizzato in soluzione acquosa al 20%, non è tossico per l’ambiente, non prevede tempi di rientro, funziona per contatto rompendo le cellule delle foglie con conseguente disidratazione della pianta. Un secondo intervento diserbante verrà eseguito a settembre ed eventualmente ripetuto una terza volta, se le condizioni climatiche lo permetteranno, laddove la vigoria vegetativa delle infestanti lo richiederà.
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commenti
Annamaria
8 agosto 2021 09:57
Lo zelante consigliere ha contato anche i "mozziconi" che risalgono al mandato Perri, dove lui era pure assessore? Quanto al lasciare al loro posto gli "spuntoni", riporto la risposta avuta alla sua stessa domanda, fatta al comune attraverso le consuete vie per effettuare segnalazioni o reclami proprio nell'era Perri: quando viene tagliata una pianta si lascia la base per tenere il "posto pianta" fino al momento in cui verrà sostituita con una nuova essenza. E anche per evitare che diventi immediatamente un nuovo posto auto...Il consigliere può sempre inoltrare apposita segnalazione per verificare se le procedure sono cambiate o meno.
Discorso diverso è "l'amore" dell'attuale amministrazione verso il verde....