CremonaJazz, due grandi artisti (Fresu e Sosa) fanno vibrare di emozioni l'Auditorium Arvedi del Mdv
"E' curioso che il dio della musica abbia fatto cadere queste due stelle in isole lontanissime: la Sardegna e Cuba", ha detto Roberto Codazzi direttore artistico di CremonaJazz. Le due "stelle", Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti), di casa nella nostra città, e Omar Sosa, poliedrico pianista, sono.passate e si sono fermate, sabato, al Museo del Violino.
Auditorium Arvedi gremito e biglietti introvabili per il loro concerto, uno dei più attesi del Festival, giunto alla settima edizione. Momenti lirici accanto a momenti ritmati, atmosfere magiche. Applausi scroscianti e pubblico in delirio. E uno struggente bis ('Caruso', di Lucio Dalla). Esistono formazioni in grado di cambiare, oggi, il modo di sentire la musica. Dove per sentire non si deve intendere solo il mero ascolto, ma una questione di cuore, anima, empatia. Il duo composto da Fresu e Sosa è una di queste formazioni.
A quatto anni dal successo dell'album 'Alma', i due artisti hanno inciso, e proposto stasera, il loro nuovo lavoro: 'Eros', dedicato al tema dell'amore e alle sue declinazioni. I brani originali si sono tradotti in un live divertente, romantico, profondo e tecnicamente impeccabile. Fresu e Sosa, che ha anche danzato, hanno incantato con la loro capacità di creare ponti tra terre distanti e culture diverse grazie a un sapiente e coinvolgente mix di jazz, musica cubana, Africa e world music. Uno spettacolo emozionante arricchito dal gioco di luci in cui la coppia di artisti sembrava galleggiare e impreziosito da un brano, mai inciso, di Peter Gabriel. "Gli ho chiesto il permesso di includerlo in un nostro disco e lui, da quel vero signore che e', ha detto di sì- ha raccontato Fresu -. Gli ho anche proposto di tenere un concerto di beneficenza dopo la terribile alluvione del 2013 in Sardegna e ha accettato". La tromba di Paolo Fresu si è fatta amare in tutto il mondo; nel corso di una strepitosa carriera, Fresu, ha suonato in ogni continente e con i musicisti più importanti. Considerato uno dei massimi virtuosi, su scala internazionale, del suo strumento, oggi si esibisce in circa 200 concerti all’anno. Pianista eccezionale, poliglotta musicale, Omar Sosa è un esponente di spicco della world music. Il suo linguaggio globale, stilisticamente unico, celebra le diverse anime della musica delle Americhe.
E venerdì prossimo, 20 maggio, e' di scena un trio che promette magie: Sergio Cammariere (pianoforte e voce) sarà affiancato per la prima volta da due dei più talentuosi musicisti del panorama italiano e internazionale del calibro di Alfredo Golino alla batteria, e Ares Tavolazzi al contrabbasso.
le foto sono di Danilo Codazzi
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