Cremonese 65enne muore in ospedale a Cremona di Legionella, forse contratta in vacanza a Ischia. In corso accertamenti
E' morto di legionella in ospedale cinque giorni dopo il ricovero. Si tratta di un 65enne cremonese che aveva contratto la malattia in vacanza ed è morto nonostante le terapie prima all'ospedale di Brescia e poi al Maggiore di Cremona. L'uomo potrebbe aver contratto la malattia mentre si trovava in vacanza ad Ischia. Sono in corso gli accertamenti per chiarire l'origine di quanto accaduto: se ne stanno occupando in sinergia le strutture dell'Ats Val Padana e dall'Asl Napoli 2 Nord.
Il 65enne ha trascorso due settimane di vacanza a Ischia e al rientro ha accusato i primi sintomi, con complicazioni che lo hanno poi portato alla morte. Accertata la legionellosi, verificato che nessun familiare della vittima l'aveva contratta e che nelle tubature di casa non c'era presenza del batterio, l'unità operativa Prevenzione Malattie Infettive di Ats ha avviato un'inchiesta, procedendo come da protocollo con un'indagine a ritroso di 10-15 giorni . Così è emersa la vacanza con permanenza in un hotel di Ischia ed è stata inoltrata la segnalazione all'Asl Napoli 2 Nord, con l'indicazione di procedere agli accertamenti di rito nella struttura alberghiera in cui il 65enne aveva soggiornato, con particolare attenzione alla rete idrica di servizio. Al momento ci sono forti sospetti ma non ancora certezze sul fatto che il cremonese abbia contratto la legionellosi proprio nell'isola campana e Ats Val Padana attende gli eventuali riscontri dall'Asl Napoli 2. I campionamenti ambientali nella struttura sono già stati eseguiti.
"Sono stati avviati i controlli abituali presso i luoghi di soggiorno del paziente". E' quanto sottolinea l'Asl Napoli 2 Nord. L'Asl Napoli 2 Nord, su segnalazione dell'Azienda sanitaria di Cremona, "sta effettuando le indagini di rito per quanto di propria competenza congiuntamente all'Arpa Campania. Al momento, infatti, sono già stati effettuati i campionamenti utili a verificare l'eventuale presenza del batterio della legionella nella struttura in cui ha risieduto il paziente". "Come da prassi, per poter individuare la probabile origine dell'infezione - precisa l'Asl partenopea - occorrerebbe effettuare i campionamenti in tutti i luoghi di residenza e anche sui mezzi di trasporto utilizzati dal paziente nel tragitto che lo ha portato da Cremona fino a di Ischia e viceversa". Si sottolinea infine che "l'Azienda sanitaria Napoli 2 Nord, mediante il proprio Dipartimento di prevenzione, effettua in modo continuo i controlli sulle strutture ricettive presenti sul proprio territorio, al fine di individuare eventuali rischi sanitari".
Ma che cos'è la Legionella? La legionella è un bacillo che provoca una malattia che si trasmette per via aerea chiamata legionellosi (perchè la prima scoperta avvenne dopo che un gruppo di Legionari americani vennero infettati durante un icongresso) che colpisce prevalentemente il sistema respiratorio con forme anche acute di polmonite. La legionella è dovuta ad un bacillo gram-negativo in grado di sopravvivere nell'acqua e nel fango che si trasmette anche per via aerea (impianti d'aria compresi). Il bacillo può svilupparsi in due malattie distinte, Malattia dei Legionari e Febbre di Pontiac. La prima presenta una polmonite ed è l'infezione più grave mentre la seconda è la forma più leggera. È presente comunque una terza forma asintomatica che si riscontra solo con la presenza di anticorpi formatisi in seguito all'infezione. La legionella si sviluppa attraverso l'inalazione aerea di acqua o liquidi che ospitano il bacillo legionella. I ristagni d'acqua o gli impianti di aerazione con rami morti e fenomeni di ostruzione favoriscono la diffusione del bacillo.
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