Domenica a San Sigismondo si presenta un libro sul monumentale organo della chiesa
Domenica 8 agosto, alle 10.30, nella stupenda cornice della chiesa rinascimentale di San Sigismondo, sarà presentato il libro monografico sull’Organo Maineri-Acerbis presente nella stessa chiesa. Interverranno il curatore dell’opera, Antonio Disingrini, e i rappresentanti dell’Associazione “Giuseppe Serassi” di Boretto, che hanno inserito l’opera nelle loro edizioni. Lo stupendo strumento, la cui origine si colloca nel 1567 ad opera di Gian Francesco Maineri, si inserisce perfettamente nel contesto della chiesa rinascimentale che raccoglie lo stile architettonico prebramantesco e lo sviluppa nel ricco corredo pittorico dei Campi e della loro scuola. Spicca in primis la stupenda cassa dell’organo, esempio mirabile d’arte incisoria su disegno e progetto del pittore Bernardino Campi, la cui doratura si deve ad un’aggiunta settecentesca. Lo strumento, conservatosi integro nei secoli successivi, venne ricostruito nel 1860 da Luigi Vincenzo Acerbis che reimpiegò gran parte del materiale primigenio e mantenne l’originario equilibrio sonoro. L’organo ha subito nel 1995 un importante restauro ad opera della ditta Pedrini-Poisa. Si potrà apprezzare la voce dell’organo nella successiva celebrazione liturgica, con la Santa Messa delle 11, attraverso le sapienti esecuzioni dell’organista Camillo Fiorentini ed il magistrale canto della Schola Sant’Antonio Maria Zaccaria.
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commenti
Giovi
3 agosto 2021 11:17
Purtroppo il 99.99% degli organi italiani è stato modificato nell' 800 seguendo l orribile gusto dell opera lirica Rossini in primis. Inascoltabili.