E Portesani apre il dibattito sull'impiego del "nuovo" nucleare anche nel nostro territorio
"Nelle prossime settimane – spiega Portesani – organizzeremo un incontro per porre sul tavolo la questione, ben consci però che esponenti di rilievo di altre forze politiche, come ad esempio il Pd, stanno già mettendo veti a priori, che sembrano del tutto ingiustificati. Basti pensare alle recenti dichiarazioni del consigliere dell'Emilia-Romagna Luca Quintavalla, che ha immediatamente bocciato un eventuale recupero produttivo energetico del polo di Caorso. Senza per altro valutare, colpevolmente, che le tecnologie non sarebbero più quelle degli anni in cui fu costruito. Del resto, è sempre un po' abitudine della sinistra andare contro allo sviluppo industriale in nome di un presunto interesse ambientale. Su questo noi di 'Novità a Cremona' vogliamo capire cosa ne pensi il PD cremonese, soprattutto a fronte di eventuali richieste del mondo produttivo locale.
"Del resto, i dati lo dicono chiaramente, il deficit energetico è impressionate rispetto ad altri paesi e il mondo produttivo chiede alla politica un intervento in tempi brevi", commenta Portesani. "Basti solo pensare alle recenti prese di posizione di Giuseppe Pasini, presidente di Confindustria Lombardia che ha detto di credere che il nucleare nel medio-lungo termine sia una buona opzione o di Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, che ha spiegato di essere sicuramente favorevole al nucleare da installare il più vicino possibile alle imprese".
"Nel tavolo avviato da Regione hanno poi preso parte i giganti delle multiutility: Eni, Edison, Ansaldo Energia, Enel e le Università: il Politecnico di Milano e Università degli Studi di Pavia. La filiera sicura del nucleare sta già muovendo i primi passi. Nelle università italiane c'è un vero e proprio boom di iscrizioni ai corsi di specializzazione in ingegneria nucleare: un segnale chiaro della fiducia dei giovani verso questa tecnologia e della volontà di essere protagonisti di una nuova stagione energetica. Ecco noi come civici vogliamo avviare un dibattito serio, privo di inutili ideologismi sul tema, sapendo bene di essere sempre vicino al mondo dell'impresa e attenti allo sviluppo del nostro territorio", conclude Portesani.
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commenti
Stefano
17 aprile 2025 16:00
Io di destra, do' pienamente ragione a Quintavalla. Mi dispiace ma con questa sua uscita abbastanza sgangherata sta perdendo tanti punti che aveva conquistato in altri ambiti. Comunque, se può consolarla, anche il sindaco leghista di Caorso è pienamente contrario a riattivare la centrale di Caorso che tutt'alpiù in prima istanza sarà un problema degli emiliani, non dei lombardi.
Manuel
17 aprile 2025 16:48
Cara professoressa Maramotti, questo sarebbe il paladino del popolo?
Per me il re è rimasto nudo subito! Per lei lo diventa adesso?... o c’è bisogno di ulteriori prove?
Stefano
17 aprile 2025 17:12
E poi quando nomina " la filiera sicura del nucleare " ma non mi faccia ridere. Perché esiste una filiera sicura? Ma cosa c'è di sicuro nelle attività umane? Basti questa semplice banalissima considerazione. Manuel, vediamo cosa ti risponde la professoressa, ammesso che ti risponda...
Manuel
17 aprile 2025 18:18
Caro Stefano,
indipendentemente che mi risponda o no, io ho stima (e invidia) a prescindere, per coloro, come te e la prof, che hanno continuato gli studi, si sono fatti e continuano a farsi una cultura (in quest’ultimo caso provo anch’io).
Premesso ciò, mi impegno a capire la realtà con i miei mezzi.
Portesani, a mio avviso, prova a battere gli altri sul tempo o sulla visibilità ed anche questo argomento diventa una buona occasione: le evidenze scientifiche, i dubbi, i contrasti tra studiosi del settore, diventano fastidiosi, ma trascurabili ammennicoli.
Portesani sa che a destra, come nel PD, vi siano molti politici pronti a cogliere le “esigenze” degli imprenditori e prova a fare il running back.
Comprensibile anche questo atteggiamento, se parti dalle retrovie e senza appoggi partitici o economici, ma quando ti sgamano...
Stefano
17 aprile 2025 19:05
In quanto a cultura, a chiunque è permesso di farsela ma ricorda che fondamento della cultura non è tanto aver frequentato chissà quale università, bensì quel dar soddisfazione a quel bisogno di conoscere di sapere che fa parte del nostro essere e che non accetta lezioncine o peggio ancora ordini di scuderia senza averli fatti passare al vaglio della propria coscienza e della propria ragione. Senza omologazioni politiche ideologiche o culturali. Allora ti senti veramente forte e libero di affrontare qualunque argomento..tutto deve sempre essere vagliato dalla nostra coscienza e non accettato tacitamente.
Chemist
17 aprile 2025 19:41
Scelta di retroguardia, la Spagna per esempio entro il 2030 rinuncerà al nucleare, noi dovremmo fare il contrario...
Antonio
17 aprile 2025 19:50
A tutti i finti ecologisti che ancora si scandalizzano a sentire parlare di nucleare… con cosa ricaricherete le vostre belle macchinine elettriche che avete tanto voluto dopo il 2035? Con le chiacchiere al vento e l’ipocrisia come sempre?
Stefano
17 aprile 2025 20:40
La Spagna scrive Chemist, entro il 2030 rinuncerà al nucleare. Dunque cosa c'entrano le chiacchiere al vento. Un'alternativa c'è e ci sarà. E molto più salutare.
Alessandro
18 aprile 2025 06:28
Premesso che con le FER e gli accumuli elettrochimici non riusciremo a generare, stoccare e rilasciare tutte l'energia che serve al sistema elettrico italiano, c'è necessità di nuova generazione elettrica senza emissioni che abbia la capacità di modulare tensione e frequenza di rete. Piuttosto trovo sgangherata questa discussione sul nuovo nucleare: gli SMR e AMR esistono solo sulla carta, non vi sono ancora applicazioni industriali. Quindi, senza diro NO ideologici, prima si discuta pubblicamente un progetto serio e poi si facciano la considerazioni. PS: riaprire Caorso è una baggianata perchè la centrale non è riapribile se non con una totale ristrutturazione (che durerebbe chissà quanti anni), casomai è sfruttabile il sito perchè ha una connessione alla rete di trasmissione nazionale adeguata agli 800 MW. Benissimo ma è il top del "parc...mo": noi di CR "riapriamo" il nucleare a casa di altri? :-D facciamo ridere. Questa non è serietà suvvia.... Buona Pasqua
Stefano
18 aprile 2025 07:55
Ma, son d'accordo su quanto dice su Caorso, impianti vari..ma la discussione non è sgangherata per il semplice fatto che è una reazione alla sgangherata provocazione di Portesani.
Alessandro
18 aprile 2025 08:15
Forse mi sono spiegato male, è sgangherato il modo con cui si vuole afrontare la questione. Di base c'è una "tara": l'idea di voler fare le cose di "sottobanco" per poi presentarle "al popolo" come fossero l'unica soluzione possibile. Si deve avere il coraggio di fare una seria discussione pubblica su questo argomento, coinvolgendo tutti gli attori. Buona Pasqua.
Manuel
18 aprile 2025 16:57
Condivido la buona Pasqua con tutti.
Condivido anche la linearità il ragionamento di Alessandro.
Contrario al nucleare da tempo immemore (ero in corteo a S. Damiano nel 1987), ho seguito, letto molte volte dibattiti, discussioni, articoli sulle fonti energetiche, compreso il nucleare. Argomenti spesso complicati da seguire, per i quali bisogna farsi un’idea provando a seguire studiosi, uomini di scienza, politici che sappiano divulgare, com’anche dare fiducia, incarnare autonomia e personalità.
Al contrario degli stereotipi, nel mondo ambientalista, già dai tempi di Chernobyl, ma pure prima, si trattava il nucleare, come tutto il mondo dell’energia, con prudenza, critica, ma molto interesse e le novità tecnologiche venivano analizzate e, magari, pubblicizzate, comprese fissione e fusione nucleare.
Molti degli “ambientalisti invasati, massimalisti”, alla faccia della cattiva fama, hanno sempre provato a guardare la realtà con serietà, stupore e senso critico. La differenza tra i testé citati “nemici del progresso” e la controparte o i detrattori, sono la finalità, gli obiettivi, che per questi ultimi ricalcano la ricchezza, la crescita infinita, per gli ambientalisti il bene comune.