L'organo della Collegiata di S. Bartolomeo in Busseto in fase di restauro. Se ne occupa la casa di organi Giani di Corte de' Frati. In passato Busseto era parte della diocesi di Cremona
Procedono speditamente i lavori all’organo della chiesa collegiata di san Bartolomeo in Busseto, realizzato dai fratelli Serassi nel 1838. Un lavoro di particolare importanza di cui si sta occupando la rinomata Giani casa d’organi di Corte dè Frati. Di recente è stata pulita la base della parte posteriore dello strumento dove erano situati i mantici, già smontati e portati in laboratorio per essere rifatti con pelle di montone. Smontato anche il somiere, la parte meccanica dell’organo e devono essere rifatte le guarnizioni, in pelle di agnello, delle parti meccaniche dei tasti e dei pedali. Infine, come spiegato dal parroco don Luigi Guglielmoni, sarà realizzata la reimpallatura dei mantici e la costruzione di tutte le guarnizioni nuove. Un lavoro davvero notevole ma del tutto utile per la conservazione efficiente dell’organo, che accompagna ogni domenica le celebrazioni. Un lavoro importante che richiederà alla parrocchia uno sforzo economico di centomila euro, di cui la metà coperti dall’8 per mille. Per la restante parte è richiesto l’aiuto di tutti e per questo è stato fatto più volte appello in chiesa dove è anche stato esposto un manifesto.
La proposta è quella di una offerta di 17 euro per una canna dell’organo. Le canne sono in tutto tremila, ovviamente con dimensioni e suoni diversi. L’obiettivo è quello di far sì che l’organo possa tornare a suonare in occasione della festa patronale di san Bartolomeo apostolo del prossimo 24 agosto. In quella occasione la funzione solenne sarà presieduta dal vescovo di Cremona monsignor Antonio Napolioni, rinsaldando un legame, quello tra Busseto e Cremona che ha importanti radici storiche e culturali, legate in particolare alla figura del maestro Giuseppe Verdi ma anche al fatto che Busseto, in origine, faceva parte della diocesi di Cremona e, in collegiata, sono conservate numerose ed importanti opere d’arte cremonesi (e numerose altre si trovano nelle chiese del circondario).
Per quanto riguarda il restauro in corso giova ricordare che la Giani Casa d’organi di Corte dè Frati negli ultimi anni si è occupata, tra le altre cose, anche del restauro degli organi della cattedrale di Fidenza e della chiesa collegiata di Pieveottoville. Inoltre, proprio cinque anni fa, si occupava del restauro del più antico organo della Lombardia, quello della Chiesa di San Marco a Milano. Un restauro integrale, quello, seguito dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, secondo le più avanzate tecniche di conservazione. Lo strumento, commissionato nel 1507 a Leonardo da Salisburgo per essere il più grande della città, fu suonato da W.A. Mozart durante il suo soggiorno milanese del 1770 e da Giuseppe Verdi, nel 1875, in occasione della prima esecuzione della Messa da Requiem (quindi esattamente 150 anni fa). I lavori, in quella occasione, sono durati più di un anno e sono stati finanziati per oltre trecentomila euro dai contributi della Cei, della Fondazione Cariplo, di donatori privati e di molti parrocchiani.
Eremita del Po
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