7 giugno 2025

Ecco come verrà speso il risarcimento Tamoil: piazza Roma, piazza Castello e piantumazione lungo la tangenziale

Ha completato l'iter informativo con l'approvazione dell'atto di indirizzo il percorso avviato da Luciano Pizzetti in Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale per definire le linee guida su come "spendere" i fondi ottenuti  dal Comune per il risarcimento dei danni provocati dalla Tamoil (ben 2 milioni e 400 mila euro). Ebbene i fondi serviranno per procedere a tre interventi: riqualificazione paesaggistica e ambientale in piazza Roma (1 milione circa di investimento); riqualificazione arborea ambientale in piazza Castello (400mila euro circa); riqualificazione arborea dei filari e realizzazione del primo lotto della Park way, in fregio alla tangenziale, un’area di 3000 mq adiacenti all’attuale sede del Politecnico. Quest'ultimo sarà il primo intervento su cui si procederà in quanto le essenze sono già state individuate dal piano del Verde.


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commenti


Natalina

7 giugno 2025 07:04

Non sono un* ingegner* ambientale ma, per una volta che ci sono un po' di soldi da spendere, non si poteva osare un po' di più? I giardini e parchi per carità sono importanti ma, senza manutenzione, tra un paio di anni saremo ancora punto e a capo...
In cittá fa un caldo mortale, non si poteva prevedere un piano di piantumazioni straordinarie in tutta via Dante (peraltro prevista nel progetto originale)? Non si poteva creare un nuovo bosco nella zona del Po o fare manutenzione e ripiantumazione di quello che giá c'è? No, rifaremo il ghiaietto, le bordure, le siepi ai parchi, ad uso e consumo dei cani del centro cittá (in particolare dei bassotti e dei barboncini)

gigi

7 giugno 2025 08:02

sono d accordo. E' mancato il coraggio di osare !

Stefano

7 giugno 2025 09:50

Di nuove piantumazioni via Dante non ne vedo il motivo, soprattutto arboree perché essendo già una via stretta e trafficata, ostacolerebbero il traffico. Piuttosto una maggior cura delle siepi già esistenti. Per il resto ci sarebbe tante piante arboree già segnalate da mettere in sicurezza, e tanta edera da togliere prima che altre piante diventino pericolanti, quindi giardini da curare idratare....

Giuseppe

22 luglio 2025 10:59

hai ragione come il 1.150.000 € per i sacchetti della monnezza colorati e i cassonetti intelliggenti del PNRR

Daniro

7 giugno 2025 07:35

A cosa è servita la fase di consultazione se avevano già i progetti pronti? Che buffonata.

Michele de Crecchio

7 giugno 2025 22:16

Per l'ennesima volta viene completamente dimenticato un comparto dalle grandi potenzialità naturalistiche quale è quello, già da tempo quasi tutto di proprietà pubblica, dei terreni ancora fortunatamente non edificati, posti a cavaliere della strada ex statale codognese (via Milano), terreno costituente un, potenzialmente, prezioso comparto naturalistico che collega la periferia occidentale di Cremona con il confine comunale. Di tali terreni (già, a suo tempo saggiamente piantumati e curati, quelli a nord (ex polveriera) dai militari e quelli a sud (contigui al Cavo Morbasco) da alcuni privati e, soprattutto, dal Consorzio Canale Navigabile, ci si ricorda solo, in pratica, per farne legna, credo destinata ad alimentare l'inceneritore comunale. Così trascurati, tali terreni si stanno di fatto riempiendo di inopportune essenze invasive (edere, robinie e bambù) che ne mortificano le grandi potenzialità ambientali, rendendone sempre più difficile la auspicabile destinazione a tradizionale bosco padano.