Ecco il Festival Monteverdi 2021, musica, arte, turismo e scoperte della Cremona dell'epoca del grande compositore
“Un cambio di passo, abbiamo pensato ad un festival ricco, vero, celebrativo, identitario” apre il sovrintendente Cigni, illustrando il nutrito programma che si articolerà tra il 18 ed il 26 giugno.
“Binomio interessante – osserva Antonio Greco, direttore musicale principale del Festival – quello delle due importanti produzioni di Claudio Monteverdi: le lettere, segno della sua quotidianità, e le composizioni, simbolo della sua arte”
Luca Burgazzi ha concentrato la sua attenzione sul fare rete. “Tutte le nostre scrivanie sono a meno di 500 metri l’una dall’altra, ma quanto è difficile a volte comunicare”, alludendo al nuovo passo nella collaborazione fra istituzioni culturali, musicali, ricettive. “E’ quindi molto significativo per la nostra città presentare un programma così”.
Il Sindaco Galimberti focalizza il proprio intervento sui concetti di produzione, collaborazione, valorizzazione dei talenti, consapevolezza ed infine sulla promozione. “Proprio quest’ultima – afferma Galimberti – è impossibile da realizzarsi se manca la consistenza di contenuti”.
Il 16 giugno alle 19,30 ci sarà un’anteprima alla presenza del Sindaco Gianluca Galimberti, del Sovrintendente Andrea Cigni e del direttore Antonio Greco in Cortile Federico II che avrà anche una connotazione musicale con la presenza di Deejay Dave, che farà apprezzare “L’ALTRO MONTEVERDI / DJ SET”, divagazioni musicali monteverdiane in chiave moderna.
Il calendario dei grandi eventi principali si aprirà il 18 giugno alle ore 20,00 (ripetuto poi giovedì 24 giugno) con L’ORFEO, nell’allestimento del 2007, firmato da Cigni nella regia e da scene e costumi di Lorenzo Cutùli, implementato ed aggiornato. Cast d’eccezione . che vedrà impegnati nomi importanti del panorama musicale come Mauro Borgioni, Roberta Mameli, Giuseppina Bridelli, Alessandro Ravasio, Davide Giangregorio, Cristina Fanelli, Luca Cervoni. Debutterà in questa occasione un’altra novità del Festival Monteverdiano, ovvero l’ORCHESTRA E CORO DEL CREMONA MONTEVERDI FESTIVAL diretta da Antonio Greco. E’ chiara fin da subito l’intenzione di valorizzare anche i talenti cittadini, coinvolgendo l’ensemble Cremona Antiqua, emanazione dell’Associazione “Costanzo Porta”, guidato dallo stesso Greco.
Il 19 giugno alle ore 20,00 (ed il 25 giugno) un nuovo appuntamento con l’Opera porterà in scena al Teatro Ponchielli il BALLO DELLE INGRATE ed il COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA, per la regia di Simone Derai, con Il Pomo d’Oro, il Coro Monteverdi Festival e Cremona Antiqua diretti da Francesco Corti in questa coproduzione del nostro teatro con la Fondazione I Teatri Reggio Emilia.
Il 21 Giugno alle ore 20,00 presso l’Auditorium del Museo Del Violino, MODO ANTIQUO affronterà la bellissima SELVA MORALE E SPIRITUALE del Divin Claudio, sotto la direzione di Federico Maria Sardelli.
Si torna al Teatro Ponchielli il 22 giugno alle 20,00 per la danza con lo spettacolo FIGLI DI UN DIO UBRIACO, ispirato dai madrigali di Monteverdi, dai baccanali e dalle feste pagane. Antonio Greco al cembalo dirigerà i solisti dell’Orchestra Monteverdi Festival accompagnando BALLETTO CIVILE nelle coreografie di Michela Lucenti.
Le 20,00 di mercoledì 23 giugno segneranno un nuovo concerto al Museo del Violino con SCHERZI MUSICALI, alla ribalta l’orchestra residente diretta da Greco.
A chiudere gli appuntamenti principali sarà FACCE D’AMORE in scena al Teatro Ponchielli il 26 giugno alle 20,00, recital del controtenore Jakub Jòzef Orlinski accompagnato da IL POMO D’ORO, con Francesco Corti concertatore al cembalo.
Tante anche le iniziative correlate. L’OPERA SI RIVELA, anticiperà curiosità musicali e registiche degli allestimenti delle opere del festival con la presenza di Antonio Greco, Francesco Corti, Simone Derai, Andrea Cigni e la musicologa Angela Romagnoli, a testimonianza della collaborazione con la Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia che curerà la stesura dei programmi di sala.
#MONTEVERDINCURSIONI sarà un viaggio in alcuni luoghi storici, religiosi e civili della città a testimonianza che “la musica deve uscire dai teatri ed essere dappertutto in città” come ha affermato Cigni in apertura.
Coinvolti quindi PALAZZO FODRI, la CHIESA DI SANT’OMOBONO, il MUSEO CIVICO ALA PONZONE, PALAZZO GRASSELLI con incontri musicali con piccoli organici in orari “inusuali”, in modo da rendere fruibile gli eventi non solo alla sera.
#MONTEVERDIDAPPERTUTTO apre una collaborazione importante con la Casa Circondariale di Cremona, l’Ospedale Maggiore e la Corazzi Fibre, tre luoghi significativi nei quali gli artisti residenti porteranno LE CITTA’ MONTEVERDIANE, spettacolo musicale appositamente ideato per far arrivare la musica anche dove normalmente non arriva.
#MONTEVERDISOTTERRANEO vedrà appuntamenti in “notturna” in collaborazione con Cremona Sotterranea, nella speciale location della ghiacciaia di Palazzo Mina Bolzesi, ove l’attore Beppe Arena interpreterà le LETTERE di Claudio Monteverdi.
#SLAP sarà invece uno Spazio Libero per Arti Performative in centro a cremona, dove verrà appunto predisposto uno spazio nel quale, ad orari stabiliti, artisti di tutto il mondo potranno prenotarsi ed esibirsi liberamente.
Nel Prefoyer del Teatro Ponchielli il Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona inaugurerà una mostra dal titolo L’ORFEO DISEGNATO – DIETRO LE QUINTE DELLA BIOGRAFIA AVVENTUROSA DI CLAUDIO MONTEVERDI.
Come ogni Festival che si rispetti, sarà prevista una Residenza MONTEVERDIFESTIVAL CREMONA BAROCCA, ovvero un workshop di perfezionamento di musica antica ad opera dei principali protagonisti del Festival. Questo workshop terminerà con un concerto, domenica 20 giugno, ove gli ensemble partecipanti si produrranno applicando gli studi effettuati.
L’Associazione CrArt in collaborazione col Teatro Ponchielli ha ideato quattro tour cittadini dal titolo SCOPRIAMO LA CITTA’ DI MONTEVERDI.
Insomma, un mese di giugno che si preannuncia movimentato, e che promette di far respirare alla città un’aria profumata di Musica, Arte, Cultura, Turismo, proprio ciò di cui Cremona ha bisogno dopo i lunghi mesi bui che abbiamo attraversato finora. Uno sforzo ciclopico quello messo in atto dalle istituzioni cittadine, speriamo che tutto ciò segni un vero e proprio cambio di “marcia” nella tanto pronunciata “Cremona Città della Musica”.
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