2 settembre 2022

Ecco la strana città dei totem alle quattro porte. Un progetto di restyling da 220mila euro. Polemiche sui social

Prende forma la strana città dei totem. Gli scavi sono stati approntati a piazzale Cadorna, piazzale Risorgimento, piazza Libertà e piazza IV novembre, conosciute dai cremonesi come porta Po, porta Milano, porta Venezia e porta Romana. La cosiddetta “rigenerazione urbana” porterà ai cremonesi i totem sui quattro piazzali con i nomi delle vecchie porte. Difficile capire l'utilità di una operazione di questo tipo, anche perchè poteva avere un senso se nelle intenzioni del Comune vi fosse stato il desiderio (come ricordava il professor Taglietti, se ne parla da decenni nelle commissioni toponomastiche ma nessuna amministrazione l'ha mai preso in carico) di ripristinare i nomi delle vecchie porte ma pare che l'idea neppure sia stata accarezzata da tecnici e amministratori. Quale dunque l'idea della realizzazione che sui social sta facendo discutere i cremonesi? “La partenza – stando alla relazione presentata dall'architetto Stefano Corbari in una commissione comunale - sarebbe il simbolo del Torrazzo e i punti d'ingresso della città antica con percorsi impreziositi dai gonfaloni delle antiche porte e dalla 'effe' stradivariana. E lungo i percorsi d'accesso saranno collocati altri strumenti di arredo”.

Porta Po: è l'attuale piazza Cadorna. In realtà si dovrebbe parlare di nuova porta Po in quanto l'originaria era al termine di via porta Po Vecchia all'inizio di via Ventura. La porta monumentale del Voghera con ai lati i due caselli daziari venne realizzata nel 1825 demolita poi nel 1909

Porta Milano: adesso si chiama piazza Risorgimento ma per i cremonesi è sempre stata Porta Milano con quello slargo subito dopo la porta di San Luca perchè da lì partiva la “Mediolanensis” la strada per Milano. Anche oggi da lì parte la strada per Milano (via Ghinaglia) anche se è stata soppiantata dalla Paullese. La porta venne abbattuta nel 1902.

Porta Romana: dal 1930 è piazza IV novembre. Era romana perchè da lì uscivano i viaggiatori verso Roma (via Casalmaggiore, Parma, Reggio Emilia, Modena...). La porta vera e propria era all'uscita di via Pietro Vacchelli ed era chiamata Porta Margherita perchè nel 1599 vi fece ingresso in città Margherita d'Austra, figlia dell'imperatore Carlo V. La doppia statua di Ercole (una guarda la città, l'altra la campagna) è oggi conservata sotto il palazzo dei Militi in piazza del Comune.

Porta Venezia: oggi è piazza della Libertà, nome dato subito dopo la Liberazione, sostituendo quello di Francesco Crispi. Per i cremonesi è sempre stata porta Venezia perchè attraverso via Mantova si raggiungeva la città lagunare che dominò Cremona e la Ghiara d'Adda dal 1499 al 1509.

Quando un visitatore arriverà sulla piazza ovviamente guardando il suo google maps comincerà ad andare in tilt, perchè troverà la scritta Porta Po ma il suo cellulare gli indicherà piazza Cadorna, così pure succederà alle altre porte d'accesso. Forse sarebbe stato opportuno pensarci per tempo.

Il progetto dei totem rientra nel progetto di restyling che prevede anche targhe sui palazzi storici, il rifacimento degli accessi alla Galleria del Corso (che si chiamerà Galleria Luciano Somenzi, l'orefice benefattore che qui aveva il suo negozio), probabilmente alla Galleria Kennedy e Galleria 25 aprile dove si dovrebbe realizzare una sorta di copertura a foglie con rifacimento della illuminazione. Completeranno il restyling del centro anche le targhe sui palazzi storici, oggetti d'arredo e anche diffusioni sonore. 

Il costo? Intorno ai 220 mila euro. 

Ecco gli scavi alle quattro piazze e la simulazione con i totem e il disegno del cambio di accesso alla galleria del Corso

 


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commenti


PierPiero

2 settembre 2022 14:20

Oh, regass!
Non dimentichiamoci che questa è la stessa amministrazione (minuscola voluta) che spese ben 3.000 euro per la scritta "Boccaccino" in polistirolo, messa ai piedi del Duomo, lato, appunto, Boccaccino.
Evidentemente qualche mente eletta ritiene che la città si faccia nuova con le scritte.
Quanta manutenzione (sicuramente meno eclatante) ad esempio al patrimonio arboreo si poteva fare con 220 mila euro?
Poi, nello specifico di Porta Po, la scritta campeggerà adiacente a una fontana spenta?
Gran bel vedere...

Roberto Regonelli

2 settembre 2022 14:43

Ho a questo punto, esaurito tutto quel di negativo che potevo scrivere!

Daniro

3 settembre 2022 07:58

Progetto del tutto inutile che non migliora certo la vivibilità dell'area urbana, il paesaggio e non incide sul degrado di strade e piazze storiche dovuto alla scarsa manutenzione e all'eccessiva occupazione del suolo pubblico da parte delle auto in sosta. Le antiche piazze antistanti alle Porte cittadine sono ora solo degli spartitraffico caotici ed inospitali e questi sgraziati totem sono pensati solo per chi arriva in auto. Con questi fondi si poteva realizzare invece la riqualificazione dello storico viale Po e degli altri viali che portano verso il centro (che caratterizzano la qualità di una città che vuole essere ospitale per residenti e turisti) ormai ridotti a squallidi parcheggi.

François

3 settembre 2022 11:32

Sottoscrivo al 100% e mi complimento per la capacità di saper cogliere nel suo commento tutti i problemi viabilistici e di decoro urbano di questa nostra Cremona guidata da incapaci.

harry

3 settembre 2022 10:32

E' prevista associata ai totem anche una melodia musicale come quella del mega violino inox in piazza stazione che reciti: Porta Poo, Porta Milaaan, Porta Romana bella e Come è triste Venezia, così, tanto per fare scena.

Tiziana

3 settembre 2022 14:25

Non sono cremonese ma vivo qui da 40 anni...1 città così indecente non la ricordo...marciapiedi e strade sono pieni di buche...da anni...in centro l unico parco x i bambini vecchio sporco e giochi d epoca....uno schifo.
...entriamo in città dai totem...e giochiamo a golf...

Silvana

3 settembre 2022 14:54

Invece di pensare ai totem sarebbe stato meglio che il “ caro” signor Galimberti pensasse ai problemi dei suoi cittadini ( bollette, teleriscaldamento ecc ecc )

michele de crecchio

4 settembre 2022 23:35

Con tutto il rispetto per la figura di Luciano Somenzi, che praticamente conosco solo per l'atto generoso compiuto in fin di vita, segnalo l'opportunità di verificare due circostanze. La prima riguarda la competenza a definire la toponomastica cittadina che spetta alla apposita commissione comunale e non certo ai progettisti della riqualificazione ambientale della galleria. La seconda è l'invito a verificare bene, prima di assumere decisioni, se alla importante donazione non abbia a suo tempo generosamente contribuito anche qualche altro parente del Luciano Somenzi (in particolare, mi pare la sorella). Chiedo scusa per il mio, forse pleonastico, intervento, che mi è sembrato pignolo, ma tuttavia non del tutto inopportuno, considerata la non sempre perfetta modalità formale con la quale l'attuale amministrazione realizza le proprie intenzioni.

enzo

5 settembre 2022 07:00

Non credo sia troppa cattiveria dire penosa questa idea dei quattro totem agli ingressi al centro storico. A chi mai è venuta in mente, oltretutto a quel costo?

Sperangelo Bandera

8 settembre 2022 04:33

Meglio che continuino a seguire lo slogan preferito: STUM SCHIS, perché quando si muovono… aiuto!