20 dicembre 2022

Esche avvelenate nel cremasco, intervento dell'Unità Cinofila Antiveleno Carabinieri. Trovati cinque bocconi killer

Il territorio  Cremasco è recentemente stato oggetto di due interventi dell’ Unità Cinofila Antiveleno Carabinieri al fine di bonificare aree nelle quali erano state rinvenuti  bocconi avvelenati.  Nel mese di novembre, nelle campagne tra Agnadello e Rivolta d’Adda, frequentate anche da cittadini con animali domestici, a seguito di  avvelenamenti e decessi di cani e segnalazioni di esche avvelenate, la pronta bonifica effettuata dal cinofilo dell’ Arma ha permesso di rinvenire e bonificare la zona da altri cinque bocconi killer, prevenendo così potenziali ulteriori avvelenamenti.

Sempre nel Cremasco, a Soresina, facendo seguito al rinvenimento di più bocconi le cui fattezze rimandavano a probabili esche avvelenate (sono in corso le analisi dell’ Istituto Zooprofilattico) disseminate in più punti della pista ciclabile, il cane Senna ed il suo conduttore hanno ispezionato e bonificato l’area interessata; fortunatamente, in questo caso, non rinvenendone di altre.

Le aree oggetto di disseminazione delle esche avvelenate, come prescritto dalla specifica Ordinanza 12 Luglio 2019 del Ministero della Salute, “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati”, sono state, a seguito dei rinvenimenti, opportunamente segnalate e delimitate  dalle rispettive amministrazioni Comunali in attesa della bonifica.

Sono in corso le indagini dei Carabinieri per la Tutela Forestale finalizzate ad individuare i responsabili, si invita la cittadinanza a contattare le sedi di Crema e Cremona per  ogni segnalazione, informazione e/o testimonianza.

E' infatti reato abbandonare esche o bocconi avvelenati in qualsiasi contesto territoriale: campagna agraria, parchi pubblici, ambiti venatori, strade, oltre agli specifici reati di uccisione e/o maltrattamento animali qualora vi sia correlazione tra disseminazione esche ed avvelenamenti.  

Il prezioso e puntuale intervento del cinofilo antiveleno unitamente alla proficua sinergia tra Enti ed Istituzioni (Amministrazioni Comunali, Carabinieri, Servizio Veterinario ATS ed Istituto Zooprofilattico) sono anche frutto dell’ istituito “Tavolo di coordinamento prevenzione e monitoraggio esche e bocconi avvelenati” presso la Prefettura di Cremona-Ufficio Territoriale del Governo.  

Senna è una giovane ed intelligente femmina di Pastore Tedesco Grigione con sede operativa a Lecco, specificatamente addestrata per rinvenire esche avvelenate ed anche carcasse di animali e garantisce, in caso di necessità, un pronto intervento su tutto il territorio Lombardo.

Risale al 2004 il primo utilizzo, in via sperimentale in Europa (precisamente in Spagna) dei cani antiveleno. Nel 2010 l’Italia, con la partecipazione del  Corpo Forestale dello Stato, ha aderito al programma comunitario “Life antidoto” attraverso la presentazione di alcuni progetti,  tra cui il “Pluto” il “Medwolf” “Mirco Lupo” e  “ Life WolfAlps”, di cui fa parte Senna.

E' anche sugli animali selvatici, ivi comprese anche le specie particolarmente protette o a rischio di estinzione, che l'abbandono di esche avvelenate in natura ha effetti devastanti sulla già compromessa e sempre più minacciata “biodiversità di specie”. Fra le vittime ci sono sia specie particolarmente protette come orso, lupo, gipeto, aquila, grifone, nibbio, ma anche animali selvatici più comuni come la volpe, il tasso, il riccio, lepri e persino scoiattoli.             


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