Formaggi Carioni da Trescore al mondo e ha lo spazio più grande al mercato centrale di Milano
L’azienda alimentare – casearia, biologica e attenta al territorio Carioni Food & Health di Trescore Cremasco, ormai brand globale e conosciuto praticamente in tutto il mondo coi suoi prodotti tutti da gustare, da qualche giorno è (pure) presente, con un accogliente, meraviglioso spazio ad hoc, all’ultimo piano del nuovo, fresco di inaugurazione, Mercato (Centrale) di Milano, nello storico edificio della Stazione Centrale. Ed è un angolo, quello meneghino di Carioni, dove riscoprire i genuini sapori di una volta è buona regola, all’insegna della filiera corta del rispetto dell’animale, dell’ambiente e delle persone. Particolare non indifferente: grazie agli oltre 210 metri quadri, all’interno dei 4500 metri complessivi del Mercato Centrale, quella cremasca è la bottega più grande, sostenibile, diversificata e suddivisa in varie aree: il mercatino biologico, dove si possono scoprire tutti i prodotti Carioni Bio di Natura, il mini-caseificio e la gastronomia dei formaggi, consumabili anche al tavolo, dove scegliere tra prodotti freschissimi, come le ricotte o mozzarelle, a quelli più stagionati come il Salva Cremasco Dop ambasciatore della tradizione casearia lombarda. Ah … attraverso questa esperienza anche i bimbi possono divertirsi scoprendo, in diretta, la lavorazione delle mozzarelle filate a mano o del dolcissimo (una poesia per il palato) Bacio di Mamma Mucca. Non manca una selezione di prodotti senza lattosio per chi desidera un’alimentazione più leggera o ha particolari esigenze e il banco creativo, ideale per colazioni o spuntini in stile street food.
Udite, udite: lo chef Sebastiano Rovida di Area Kitchen ha creato una nuova generazione di Bio-burrate senza lattosio e con caglio vegetale, fatte al momento dai casari Carioni. Il morbido cuore della Bio-burrata è farcito con la stracciatella aromatizzata al basilico, per un gusto ancora più sfizioso. Per la serie … Grandioso a Milano, il Daily Walking Cheese è l’altra novità presente nella premiante bottega Carioni: uno street food accattivante, particolare, creativo, sfizioso, dove il Salva Cremasco, il Taleggio e la Caciottella vengono abbinati alla frutta di stagione rigorosamente Bio. Un modo divertente questoper degustare ogni giorno in modo diverso, e in base alla stagionalità, i formaggi.
Dietro ai successi dell’omonimo gruppo agroalimentare in Italia e all’estero, senza dubbio ci sono il cuore e la testa di Tommaso Carioni, colui il quale, con coraggio e spirito intraprendente, insieme ai due fratelli maggiori, Mario e Tiziana, ha vinto la difficile sfida della terza generazione, trasformando la piccola azienda agricola in gruppo, passando da una struttura di taglio puramente famigliare ad una più manageriale, ma senza perdere di vista il legame con Trescore Cremasco, paese agreste in provincia di Cremona dove tutto è partito.
L’attività avviata nel 1920 con sette vacche da latte e una stalla, ora conta oltre 800 ettari di terra dislocati sul territorio lombardo, 1400 animali, un caseificio di proprietà, esportazioni in Usa, Australia, Gran Bretagna e Kuwait, un ciclo chiuso aziendale dalla terra alla tavola,con una linea di formaggi tradizionali, una senza lattosio e una biologica con latte, yogurt e formaggi. Oggi Tommaso Carioni, alla guida del gruppo, è pronto ad affrontare nuove sfide: portare l’azienda verso un sistema di economia circolare e educare le nuove generazioni sulla cultura dei cibi salutari e genuini attraverso il brand Natus, lanciato da qualche mese, che riunisce ristoratori, influencer, chef, negozianti e amanti del buon cibo con l’obbiettivo di dare una dieta sana e naturale a chi vuole gustare le eccellenze italiane.
Imprenditore con lo sguardo sempre proiettato al futuro, Tommaso è stato il vincitore dell’iniziativa Fattore Futuro, il progetto di McDonald’s che nel 2015 ha selezionato fornitori tra gli agricoltori italiani under 40 con ambiziosi progetti di innovazione e sostenibilità per la propria impresa. E da allora, Tommaso e la sua realtà cremasca hanno iniziato a correre con maggior piglio. E non hanno intenzione di fermarsi mantenendo il fulcro del loro business sostenibile, sempre nella terra e nell’agricoltura.
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