Forti disagi dalla disorganizzazione del trasporto pubblico per le scuole, anche il versante bresciano si mobilita e scrive al Prefetto di Cremona
Nessuna disponibilità ad ingressi scaglionati nelle scuole secondarie. Il Comune di Seniga, in provincia di Brescia, prende apertamente posizione sulla disastrosa gestione del trasporto pubblico al servizio delle scuole, alla luce del fatto che molti studenti da Seniga si devono recare in istituti scolastici di Cremona. Lo fa attraverso una lettera a firma Elena Ferrari e Letizia Papa, sindaco e assessore ai Servizi Sociali, Famiglie e Istruzione, indirizzata al Prefetto di Cremona, al Responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale, al Responsabile del Trasporto Pubblico di Cremona e, per conoscenza, ai presidi degli istituti superiori e ai sindaci dei Comuni serviti dalla linea della società Arriva K207.
L’oggetto della lettera datata 16 settembre è chiarissimo: “Ipotesi di ingresso a doppio turno negli Istituti di Scuola Superiore di Cremona”. “Gentilissimi - scrivono sindaco e assessore di Seniga facendosi indirettamente portavoce del disagio che stanno vivendo docenti, genitori e alunni in questi giorni -, dopo varie sollecitazioni di genitori nostri concittadini, l’Amministrazione Comunale di Seniga esprime il più fermo diniego all’ipotesi di ingressi scaglionati dei nostri studenti nei vari Istituti Scolastici di scuola secondaria di secondo grado. La proposta ventilata di ingresso del secondo turno alle ore 10 è deleteria dal punto di vista didattico, organizzativo e soprattutto umano”.
“In particolare - proseguono -, per il nostro Comune, si concretizzerebbe la spiacevole ipotesi di trovare gli studenti del secondo turno a Cremona, comunque alle ore 8.10, non essendoci corse fruibili per l’eventuale ingresso alle 10 e non risolvendo il problema della capienza massima consentita sui mezzi. Non ci si spiega come non possa essere possibile implementare il numero di autobus per l’ingresso alle ore 8 per tutti gli studenti. Il Servizio di trasporto pubblico DEVE rispondere alle esigenze dei cittadini. Peraltro nel caso di ingresso alle 10 ed uscita dall’Istituto scolastico alle ore 15, sempre per la nostra tratta, gli studenti dovrebbero attendere fino alle 17.15 per poter fare rientro a casa (con arrivo alle ore 17.50 e con uscita da casa alle ore 7.30!) Il problema del rientro alle 12, alle 13 ed alle 14 non si pone, visto che vi è uno scaglionamento “naturale” delle uscite scolastiche a seconda della frequenza dei vari Istituti. Si sottolinea che i singoli istituti scolastici hanno provveduto ad attivare ingressi fisicamente differenziati per evitare assembramenti al momento dell’ingresso e dell’uscita”.
Di qui la richiesta al Prefetto: “Si chiede, pertanto, con la massima incisività possibile e lecita, di rivedere questa ipotesi e di rimediare al problema dell’ingresso alle ore 8 aumentando il numero dei mezzi a disposizione in quell’orario. Codesta Amministrazione Comunale di rende disponibile ad un dialogo franco e aperto con tutte le istituzioni in campo per trovare soluzioni alternativa a questa ipotesi”.
LA LETTERA DI UN GENITORE - Il tema, come mostrano le cronache di questi giorni, sta tenendo banco in tutta la provincia, con forti disagi da parte delle scuole. Ne è un esempio la lettera inviata in redazione da un genitore, che pubblichiamo qui di seguito.
Gentilissimi tutti, sono genitore di una studentessa che frequenta le scuole superiori di Cremona, il Liceo Aselli. Ho appena letto una comunicazione del dirigente scolastico che paventa la possibilità di istituire i doppi turni in ingresso per contrastare le difficoltà del trasporto. Scrivo questa lettera aperta consapevole di interpretare il pensiero di tantissimi genitori e studenti che gravitano nelle scuole superiori del territorio cremonese. Ma in tutto questo tempo si potevano addirittura fabbricare decine e decine di autobus e abilitare alla guida altrettanti autisti!!!! Soprattutto visto che ora tutti gli enti dispongono di adeguate risorse economiche per far fronte a tutto: bastava pensarci per tempo!
Non è corretto che a causa dell’incompetenza della classe dirigenziale e politica cremonese e/o lombarda, ne facciano le spese i ragazzi: esistono realtà simili alle nostre in cui per tempo si sono affrontati e risolti questi problemi. È sufficiente che le autorità competenti collaborino e si coordinino per il raggiungimento dell’obiettivo, senza scuse e senza rimpalli di competenze, come sta avvenendo in questi giorni.
Sono queste le tematiche per cui i amministratori e funzionari pubblici devono dimostrare di lavorare per la collettività e non per mero interesse e prestigio personale: chiediamo la soluzione al problema senza compromettere ulteriormente la salute dei ragazzi. La soluzione del doppio turno a scuola risulta INACCETTABILE perché andrebbe ad impattare con il resto dell'attività privata dei ragazzi e delle famiglie: i ragazzi hanno bisogno del pomeriggio per studiare, per fare sport, per le relazioni, gli hobbies, per riappropriarsi della vita schiacciata dalla pandemia. Abbiamo sostenuto uno sforzo notevole nei mesi appena trascorsi, ci siamo adeguati, ci siamo vaccinati, portiamo la mascherina, utilizziamo disinfettanti: ora è tempo che chi di dovere adotti le soluzioni adeguate senza drastiche penalizzazioni.
Dott.ssa Zohreh Kalamian
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Roberto Regonelli
18 settembre 2021 06:52
Ancora l'inefficienza dell':amm.zione comunale che non sa risolvere il problema trasporti. Mi chiedo di cosa sono capaci di fare in Comune!