Gli assessori regionali di Emilia-Romagna e Lombardia chiedono il completamento della Tibre (Tirreno-Brennero). Degli Angeli: "Spreco di denaro pubblico e consumo di terreno"
Emilia-Romagna e Lombardia chiedono al Ministro Salvini di completare la TIBRE, ma subito il Movimento 5 Stelle insorge contro il "Partito del cemento".
Il raccordo autostradale Tirreno-Brennero, conosciuto anche come Tibre, dovrebbe essere finanziato per permettere il completamento di una infrastruttura che interessa ben cinque regioni: la Liguria e la Toscana - terminali portuali del corridoio tirrenico -, l’Emilia-Romagna - con lo snodo interportuale di Parma -, la Lombardia - interessata dalla maggior parte del tracciato - e il Veneto - terminale nord e porta di accesso verso il Nord Europa.
A sostenerlo sono gli assessori alle Infrastrutture Andrea Corsini (Emilia-Romagna) e Claudia Maria Terzi (Lombardia) che hanno inviato al vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, una lettera per chiedere la conferma della volontà di realizzare il prolungamento del Tibre insieme alla copertura economica necessaria per garantirne il completamento.
A preoccupare Emilia-Romagna e Lombardia è il finanziamento del secondo lotto, non ancora previsto nonostante l’opera sia stata inserita dal Governo tra quelle strategiche, che garantirebbe un alleggerimento della viabilità ordinaria di entrambi i territori.
Dura la posizione di Marco Degli Angeli, coordinatore provinciale del M5S:
Si scrive TIBRE, si legge partito unico del cemento. Un'opera devastante per territori fragili dal punto di vista idrogeologico come l'Emilia Romagna e la Lombardia, che mette (ancora) d'accordo Lega e PD. Una sinergia all'insegna dello spreco del denaro pubblico e dello sfruttamento del territorio. É di pochi giorni fa la notizia della lettera indirizzata al ministro Salvini e cofirmata dall'assessore lombardo Claudia Terzi, in quota carroccio, e del suo omologo emiliano, Andrea Corsini, membro dell'assemblea nazionale del PD a guida Schlein, per richiedere il completamento dell'opera autostradale. Un vero e proprio inspiegabile spreco lungo oltre 80 km dal costo stimato di oltre 3 miliardi nel 2021 e oggi ancora più caro. L’autostrada Tibre attraverserà con le sue 6 corsie i colli morenici, le dolci colline di Volta Mantovana, la fertile pianura cremonese, e metterà a rischio prodotti agricoli tipici e falde acquifere già violate dai cantieri TAV Brescia-Padova.
Un'opera senza copertura finanziaria e non prioritaria e che, oltre a nuove logistiche, porta con sé, come un cavallo di Troia, anche l'autostrada Cremona/Mantova: l’autostrada con un buco da 1 miliardo in partenza, ossia i soldi per la tratta di 8,5 km del TIBRE in comune alle due opere. Una liaison, quella tra PD e forze di centrodestra, che sul tema infrastrutturale non è una novità. Nel 2021 i presidenti delle province di Cremona(IV ex FI sostenuto dal PD),Mantova(PD), Verona(LEGA) e il vicepresidente di quella di Parma(PD) si unirono in un accorato appello sempre per il Tibre. Nella nostra provincia il partito unico del cemento trova il suo collante anche nel sostegno senza se e senza ma all'autostrada Cemona Mantova e poltrone in CDA annesse. Se il Tibre autostradale è un perfetta linea con le politiche anacronistiche del centrodestra stupisce la posizione del PD a guida Schlein, che sul tema del consumo di suolo sembra ancora quello di Renzi e di Letta.
Dal PD cremonese, invece, ci aspettiamo solo silenzio e approvazione. Inutile farsi illusioni. La speranza è che al contrario, la lettera sottoscritta dall'assessore di Bonaccini, possa far sollevare qualche protesta dalle parti del Pirellone.
La coerenza con le proposte fatte in campagna elettorale vorrebbe che venisse depositato qualche atto ufficiale da parte di Pierfrancesco Majorino, candidato unitario di PD, SI, Verdi e M5s e garante dei punti programmatici di colazione tra i quali il "...privilegiare, per quanto attiene agli assi stradali, gli investimenti nella riqualificazione dell’esistente. La presa d'atto del fallimento e del danno generato di opere come la BreBeMi o la TEEM che trovano il loro fondamento nelle sole logiche di interessi economici e sfruttamento di suolo. C’è infatti bisogno di progetti - si legge nell'accordo di programma sottoscritto dai dem lombardi - che siano risolutivi e che garantiscano una riduzione dell’impatto ambientale, del consumo del suolo ed una reale sostenibilità economico finanziaria. Pertanto, in coerenza con gli obiettivi di transizione ecologica e azzeramento del consumo di suolo". Amen.
Ci aspetteremmo fermezza anche da parte della nuova segretaria regionale dem Silvia Roggiani, in prima fila contro il nuovo stadio dell'Inter a Rozzano: "il rischio è la perdita di ulteriori risorse ambientali o naturali. Siamo ferramente contrari ad ulteriore consumo di suolo".
E infine chissà cosa ne pensa, di un'opera, che infliggerà l'ennesimo colpo di grazia al precario equilibrio idrogeologico della sua regione (da lei amministrata fino a poco tempo fa), la stessa Schlein? Lei che durante il tour per la sua candidatura come Segretaria PD dichiarava: "L’unica grande opera che serve al nostro Paese è la prevenzione al dissesto idrogeologico" .
Io credo che su quest'opera, come sull'autostrada Cremona Mantova si necessario uscire dall'ambiguita! Serve una forte opposizione. Punto Da anni la Lombardia vede un deterioramento di suoli, delle falde e dell’aria, con una progressiva e conseguente desertificazione ed eutrofizzazione. Per questo motivo il nostro territorio avrebbe piuttosto bisogno della nomina di un commissario alla tutela ambientale e sanitaria del bacino Padano: chi ha governato i nostri territori fino ad oggi ha fallito e questa richiesta di costruire il Tibre autostradale è l’ennesima prova di miopia.
Anche in regione i 5 Stelle danno battaglia. La consigliera regionale Paola Pollini, tra le altre dichiarazioni, ha commentato:
«Sostenere il TIBRE significa sacrificare un territorio già pesantemente compromesso, per vedere realizzata l’autostrada tra Cremona e Mantova, opera insostenibile sia a livello economico finanziario che a livello ambientale. C’è infatti bisogno di progetti che siano risolutivi e che garantiscano una riduzione dell’impatto ambientale, del consumo del suolo ed una reale sostenibilità economico finanziaria. Sono certa che i colleghi lombardi del Partito Democratico interverranno al riguardo, mantenendo fede agli impegni sottoscritti dieci mesi fa. Il M5S è per le opere utili, come ad esempio la realizzazione del TIBRE ferroviario, completando l’elettrificazione delle tratte mancanti»
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commenti
Manuel
3 novembre 2023 16:43
Ridateci Giuseppe Conte... ma ridateci anche Marco Degli Angeli!
François
3 novembre 2023 16:43
Piccola domanda innocente: perché la bretella TIBRE non la fanno correre a Sud del Po? Si evitano ponti sull'Oglio e sul Po, sarebbe più corto il tracciato e consoliderebbe il primato italiano di consumo di suolo spettante all'Emilia; non ultimo l'opera costerebbe di meno, ma questo, si sa, è un argomento che non interessa alla classe politica in generale.
Maurizio
3 novembre 2023 17:16
I 5S sempre contrari a tutto sarebbe ora che la finissero di creare ostacoli
Marco Degli Angeli
6 novembre 2023 16:32
Ormai la storiella dei 5 stelle che bloccano le opere fa un po' ridere. Del Tibre autostradale se ne parla da 40 anni e dell'autostrada Cremona Mantova da 30. Che ora la colpa sia dei 5 stelle che dicono no (ma propongono alternative credibili e realizzabili) è poco credibile. La CR MN è infrastruttura regionale: chi governa la regione da un po' di lustri è il CDX, ed i comuni e la provincia di Cremona sono amministrati da anni da partiti favorevoli all'opera.
Lo stesso Tibre è stato accantonato da governi di CDX e di CSX per non sostenibilità economica e finanziaria.
Quindi per la loro non realizzazione è meglio rivolgersi ad altri indirizzi e ad altre cause. (Tra le quali anche il fatto che le opere non stanno in piedi per mancanza di flussi di traffico e perché forse fanno parte di un'idea di sviluppo condannata dalla storia, oltre che dagli equilibri finanziari)
Pierpa
3 novembre 2023 18:51
Dissesto idrogeologico, in questi giorni che vedono grossi problemi dalla Val Nure alla Val Parma, dovrebbe bastare per indurre a riflettere. Ma riflettere significa scontentare chi già mette in contabilità i profitti derivanti dall'ennesima inutile opera destinata soprattutto al consumo di suolo e di risorse finanziarie. Sulla Lega non mi esprimo, non la considero un'organizzazione all'altezza del governo di alcunché, sul PD direi che sembra l'acronimo di Partito Disastroso. O Partito Demenziale.
Luigi
3 novembre 2023 18:56
A Salvini interessa solo il Ponte, la vostra autostrada è già nel dimenticatoio delle opere inutili mai terminate
ivano
4 novembre 2023 07:56
Dopo 40 anni è ora che l'opera venga completa per lo sviluppo di territori che non sono solo agricoli che hanno bisogno di vie di comunicazione piu' snelle e veloci. (vedi il distretto della calza o quella del pomodoro oppure quella metallurgica, ricordandosi che l'impatto ambientale verrebbe allegerito nei centri abitati.
Manuel
4 novembre 2023 09:49
Forse non sai che il “distretto della calza”, puntellato (giustamente, ma auspico con grano salis) da incentivi pubblici (specialmente) e privati, si è pesantemente ridimensionato negli ultimi venticinque anni: si è trasferito in Cina e, come espone uno studio dell’Università di Brescia, fatturato ed occupazione, da noi, sono in costante decrescita. La strategia lombarda punta sulla qualità e proprio per questo si mantiene a galla, ma paesi emergenti come India e Turchia stanno erodendo fette di mercato... e forse non solo ai cinesi.