10 marzo 2024

Il 'Cannone' di Paganini ha bisogno di cure, andrà in Francia. Perché non a Cremona? Sull'antico e preziosissimo violino presenti microcrepe

E' uno dei violini più conosciuti al mondo, nato a Cremona dalle sapienti mani di Guarneri del Gesù. E' il 'Cannone' di Paganini, il violino settecentesco firmato nel 1743 da Guarneri del Gesù, non godrebbe di ottima salute e per questo verrà inviato a Grenoble dove si trova l'European synchrotron radiation facility, un'eccellenza nella diagnostica per i beni culturali. Perchè non a Cremona, al Laboratorio di diagnostica annesso al Museo del Violino? Difficile trovare risposte anche se in passato il Cannone ha avuto come conservatore il maestro Bruce Carlson che ha laboratorio a Cremona. 

Il Cannone, un nome dato dallo stesso Paganini per la sua esplosività sonora, ha la bellezza di 280 anni, vive in una teca blindata e climatizzata all'interno di palazzo Tursi a Genova, immerso in un microclima che nelle intenzioni deve conservare l'elasticità del legno. Legno che, secondo indiscrezioni, presenterebbe microcrepe dovute essenzialmente all'età.
Gli esami che verranno svolti sull'inestimabile e iconico strumento, uno dei più preziosi e bei violini al mondo, consentiranno di capire qual è la cura necessaria a conservarlo anche in previsione dei prossimi concerti come quello di Londra con la London Symphony orchestra alla presenza di re Carlo e di tutta la famiglia reale. 

Paganini morì a Nizza il 27 maggio 1840: nel testamento redatto nel 1837 aveva disposto che lo strumento fosse lasciato alla città sua di Genova "onde sia perpetuamente conservato": le vicende del lascito furono tuttavia complesse e si conclusero solo il 14 luglio del 1851, con la consegna dello strumento, da parte del barone Achille, figlio del maestro, al sindaco di Genova Antonio Profumo.

Nella foto Giuseppe Gibboni (già allievo della Stauffer) suona il Cannone di Paganini dove aver vinto il Premio a Genova


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commenti


Anna Maramotti

10 marzo 2024 17:26

Personalmente ho insegnato al corso universitario di Restauro di
Musicologia e posso testimoniare che le competenze sono di grande valore e non si capisce perché si vada all'estero

Pasquino

10 marzo 2024 19:46

Io.mi farei la domanda Cremona è davvero il meglio ?

Nicolini Gualtiero

10 marzo 2024 19:54

Alcuni anni fa scrissi un articolo " il Paganini non suona più " che fu pubblicato da diversi giornali
Ora i nodi vengono al pettine e la necessità di interventi è diventata evidente
Perché non a Cremona? C'è chi dice No e le motivazioni forse nel credersi sempre i.migllori

Gianluigi Stagnati

10 marzo 2024 21:44

Forse per il sincrotrone che permette indagini sui materiali molto accurate.
Dal loro sito:
"Immaginate una sorgente estremamente luminosa che produce raggi X 10 trilioni di volte più luminosi dei raggi X utilizzati negli ospedali o nei laboratori. Questi raggi X, dotati di proprietà eccezionali, sono prodotti presso l'ESRF - European Synchrotron Radiation Facility. L'ESRF fornisce le sorgenti di raggi X più intense e brillanti oggi esistenti a livello mondiale."

Primo Luigi Pistoni

11 marzo 2024 06:44

Il " Cannone " di Paganini andrà a Grenoble, perché lì hanno lo European Synchrotron Radiation Facility, società che rappresenta un'eccellente nella diagnostica applicata ai beni culturali e che offre un tipo di esame microtomografico ad altissima definizione. ( fonte : quotidiano la Provincia di sabato 9 marzo u.s.)

Fabio Perrone

11 marzo 2024 08:35

Per completezza di informazione è bene sapere che anche a Trieste esiste la possibilità di fare analisi strutturali non invasive di strumenti musicali storici in un impianto di radiazione di sincrotrone di terza generazione. A mio avviso la riflessione da fare a Cremona è più ampia e complessa e riguarda una visione strategica della liuteria (interna ed internazionale) che parte dal mancato insediamento a Cremona del Centro Nazionale di Restauro degli strumenti musicali (istituto centrale dipendente dalla Direzione generale educazione e ricerca del Ministero della cultura) fino alla parcellizzazione dei servizi offerti al comparto liutario e attualmente dispersi tra Laboratorio Arvedi, Università, CrForma, MdV, Scuola di Liuteria, Laboratori privati e atelier di liuteria specializzati in restauro...