Il Comitato Parenti "Contasudinoi" di Cremona Solidale: attività di animazione ed educazione spesso non vengono svolte, gli abiti vengono persi e d'estate gli ospiti hanno indumenti invernali
Lettera del Comitato Parenti "Contasudinoi" di Cremona Solidale per stigmatizzare alcune cose che non funzionano per gli ospiti.
"Egr. Signor Direttore,
come Comitato Parenti “Contasudinoi”, vogliamo condividere con i suoi lettori la nostra esperienza di familiari delle persone attualmente Ospitate presso la struttura Cremona Solidale.
Il nostro obiettivo non è quello di muovere osservazioni o critiche fini a se stesse, ma, come recita la carta dei servizi anno 2020, aggiornata solo nel mese di agosto di quest’anno, quello di “concorrere con l’Azienda ed i suoi operatori alla tutela dei diritti delle persone che fruiscono dei servizi”.
Ripetiamo, sottolineandola, la parola persone, perché vorremmo che la loro permanenza nella struttura servisse a mantenere, se non proprio a recuperare, le loro funzionalità e la loro socialità, stimolate ed esercitate tramite tutte quelle attività che la suddetta Carta dei servizi dichiara dovrebbero svolgersi anche in base ad un progetto individuale.
Progetto individuale che dovrebbe essere visionato e firmato dai familiari e rivisto ogni sei mesi per adeguarlo alle necessità assistenziali, potenzialità riabilitative, attività di animazione e occupazionali.
Ci chiediamo quanti familiari abbiano visto e firmato il progetto individuale redatto dall’equipe assistenziale, perché ci sono pervenute diverse segnalazioni che ciò sia avvenuto in pochi casi.
Alcune persone ci hanno chiesto di intervenire perché le attività di animazione ed educative, sia quelle del mattino che del pomeriggio, spesso non vengono svolte, oppure, quando lo sono, hanno una durata troppo breve.
Altre ci hanno segnalato che l’attenzione e la cura degli ospiti spesso lascia a desiderare: a qualche familiare è capitato di trovare il proprio parente vestito, nel mese di luglio, con indumenti ancora invernali, o addormentato con la testa reclinata sul tavolo, come abbandonato a se stesso.
Un’immagine tristissima per il familiare che arriva……
Spesso gli indumenti, malgrado il chip, vengono persi e proprio non si capisce come mai, o a cosa serva mettere il chip, quindi informatizzare il sistema di lavanderia, se poi gli abiti non tornano al loro posto.
Alcuni servizi quali quello del parrucchiere e del podologo hanno avuto momenti di interruzione e di stallo, con conseguenze spiacevoli per gli ospiti.
Comprendiamo che gestire una struttura così complessa e dedicata a persone non più giovani e con problemi di salute non sia semplice, soprattutto se mancano pure alcune figure professionali, però riteniamo che ascoltare la voce di chi affida loro i propri familiari sia molto importante e non da vivere o vedere come un fastidio ma, anzi, come uno stimolo a fare meglio e di più, nell’interesse soprattutto dei loro ospiti e della comunità intera.
Proprio per questo noi continueremo nella nostra attività di monitoraggio e saremo sempre disponibili per chiunque si rivolga a noi".
Il comitato Contasudinoi
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commenti
Nicolini Gualtiero
1 settembre 2022 23:32
Segnalo che proposte di mostre, di concerti e di attività di animazione ( letture di racconti e favole di Sandro Talamazzini e " I Giochi di una volta " ) non hanno avuto nessuna risposta