17 agosto 2021

Il parco delle colonie padane abbandonato dopo la riapertura, ed il Comune accetta la proposta di manutenzione della fondazione Arvedi Buschini

Il parco avventura delle colonie padane ha riaperto lo scorso 24 luglio, ma sembra che nulla sia cambiato rispetto ai tempi della chiusura procrastinata a causa del lockdown: detriti accatastati alla base degli alberi, alberi mozzati senza alcuna protezione, erbacce cresciute a dismisura, la cancellata divelta, le reti di protezione sporche che penzolano inerti. Vabbè che dovrebbe essere un parco avventura ma, essendo destinato ai più piccoli, forse qui si sta esagerando. Ed infatti proprio l’utenza cui sarebbe destinato se ne sta alla larga.

Il parco avventura è aperto dal 2018 ed è gestito dalla Cooperativa Gruppo Gamma di Cremona che si occupa di riabilitazione psichica e neuropsichiatria infantile e che ha accettato la sfida di gestire il parco con l’obiettivo di farne anche una realtà di inclusione e di aggregazione sociale. Ma lo scorso 16 luglio il Comune, viste le condizioni precarie in cui versa la manutenzione ordinaria delle strutture, ha accettato una proposta di sponsorizzazione da parte della fondazione Arvedi Buschini riguardante la manutenzione delle aree a verde pubblico poste all'interno del Parco delle ex Colonie Padane. La proposta prevede la conservazione dei tappeti erbosi con un insieme organico di interventi comprendente la pulizia, anche di eventuali rifiuti presenti, il taglio (eseguito in modo da non avere mai l’erba ad altezza superiore ai 15 cm), la rifilatura delle eventuali aiuole e dei cordoni la raccolta e smaltimento della vegetazione recisa, l’eventuale reintegro/rifacimento delle parti ammalorate, secche e/o diradate; la conservazione delle siepi e delle essenze arboree: comprende la potature delle essenze presenti, in modo che non precludano la visibilità, il reintegro delle eventuali essenze morte e/o rubate; la raccolta delle foglie dove si renda necessario e per un numero di volte adeguate al decoro dell’area e al corretto smaltimento delle acque meteoriche, ed infine la verifica, controllo ed eventuale pulizia delle eventuali caditoie stradali presenti, al fine di evitare pericolosi ristagni d’acqua derivanti dalle operazioni di taglio del verde. Il Comune, pur ritenendo ammissibile la proposta, ha invitato altri soggetti eventualmente interessati ad offrire una sponsorizzazione migliorativa rispetto a quella presentata. Il termine per la presentazione è scaduto a ferragosto, ma non sembra siano arrivate altre soluzioni migliorative. Ed intanto le condizioni del parco sono quelle che mostrano le fotografie pubblicate. 


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