8 febbraio 2023

Il Ponchielli a tempo di Musical. “Pretty Woman” profuma di anni ‘80 e riporta in vita la celebre storia d’amore con uno spettacolo ricco di colori e gag esilaranti

Una storia d’amore senza tempo quella in scena al Teatro Ponchielli di Cremona. Sul palco “Pretty Woman - Il Musical” tratto dal celebre film del 1990 con Richard Gere e Julia Roberts. La trasposizione teatrale è stata affidata a due colossi del panorama internazionale: Brian Adams e Jim Wallance. I due hanno lavorato sia alla musica che ai testi, con la traduzione in italiano curata da Franco Travaglio. L’adattamento teatrale mantiene l’impianto narrativo del successo cinematografico premiato nel 1990 con un Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale (Julia Roberts) e ripercorre fedelmente i momenti della storia d’amore di Vivian ed Edward. Lo stile della musica è quello anni ‘80/90, ed hanno visto impegnata dietro le quinte una band di 6 elementi che ha eseguito live l’intera partitura. In un Ponchielli praticamente sold out la vicenda di Vivian ed Edward ha percorso le tappe salienti del film, tenendo sempre al centro della lente il tema del desiderio di riscatto, oltre che la voglia di libertà. Anche le scene, composte da un praticabile a più piani, erano perfettamente adatte alla stessa epoca. Al centro della struttura un ovale con uno schermo che cambiava il suo contenuto a seconda del luogo in cui veniva ambientata l’azione scenica. Un gran gioco di luci, di colori, piccoli accorgimenti e movimenti riuscivano a trasformare lo stesso posto in una strada, un palazzo, un teatro d’opera, la stanza di un albergo, la sede di un’azienda che costruisce navi. Sul palco 15 ballerini ad animare coreografie di effetto. Thomas Santu descrive un Edward elegante e sicuro.  Beatrice Baldaccini propone una Vivian energica, intensa, con un uso della messa di voce che tende il suono fino a vibrarlo soltanto a fine battuta. Alla lunga questo artificio potrebbe stancare, ma è invece proposto con gusto e senza esagerare. Ottima anche la Kit De Luca proposta da Giulia Fabbri, graffiante, ironica ed efficace oltre ad essere dotata di un mezzo vocale notevole. Bene anche i ruoli comprimari. Convincono Cristian Ruiz e Andrea Verzicco. Convincente anche la messa in scena, con alcune “trovate” interessanti come l’esecuzione di uno stralcio di Traviata ed il parallelismo Alfredo e Violetta con la coppia protagonista. Tra divertenti gag e momenti “forti” hanno trascinato la sala in un vortice di applausi culminati nel gran finale davvero trainante che ha portato tutte le 1200 persone presenti a battere le mani a tempo sulle note della tanto attesa canzone di Roy Orbison “oh, Pretty Woman”. Una serata spensierata fatta di colori accesi e musica intensa per un genere che in città, ora lo sappiamo, dovrebbe vedersi più spesso. 

 
fotoservizio Gianpaolo Guarneri/Studio B12

 

Loris Braga


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