22 settembre 2021

In condizioni fatiscenti il Centro tumori di via Stenico, uno dei luoghi simbolo della sanità cremonese, inaugurato del 1957

Un luogo simbolo della sanità cremonese, il Centro di diagnosi e cura dei tumori Francesco Cortese di via Stenico, versa in condizioni fatiscenti di abbandono: invaso dalle erbacce e coperto da scritte sui muri. A distanza di otto anni dall’asta indetta dall’Asl  per trovare un acquirente per l’intero immobile, di fianco all’oratorio di Sant’Abbondio al civico 5, nulla è cambiato da quando la Lega Tumori aveva dovuto lasciare liberi gli spazi, inaugurati il 23 giugno del 1957 su un’area donata dal Consiglio Ospedaliero di Cremona.

Il Centro per la diagnosi e cura dei tumori, era stato un simbolo dell’alto grado di specializzazione raggiunto dalla sanità cremonese nel dopoguerra. Era stato fortemente voluto dal professor Mariani, direttore del Centro e dell’istituto di anatomia patologica, nei pressi dell’Ospedale Vecchio, dedicandolo al suo fondatore, il professor Francesco Cortese, scomparso qualche tempo prima. Costituiva una sorta di appendice dove erano riunite attrezzature e laboratori deputati alla diagnosi e alla cura di malattie che già all’epoca vedevano Cremona in testa alla classifiche nazionali. Mentre le apparecchiature di radioterapia erano rimaste nella vecchia sede ospedaliera, in via Stenico erano collocate le attività di “diagnostica sociale” e “oncologia sperimentale”, ereditando l’esperienza maturata fin dal 1936 con l’inaugurazione dell’Istituto Regina Elena gestito dal Consorzio per la cura contro il cancro. 

Il Centro di Cremona per la diagnosi e cura dei tumori, organo funzionale del Consorzio provinciale per la lotta contro il cancro, era stato organizzato in modo che la sua attività si coordinasse con quella degli istituti Ospedalieri, utilizzandone l‘attrezzatura ed il personale sanitario, affidandone la direzione ad un anatomo-patologo. Successivamente la palazzina aveva ospitato la sede della Guardia Medica. Ora, quello che dovrebbe essere un monumento alla lotta contro il cancro, in una delle province più colpite d’Italia, è totalmente abbandonato.

foto di Gianpaolo Guarneri-Studio B12

Fabrizio Loffi


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