In Largo Boccaccino il flashmob di Cgil e Uil per la sicurezza sul lavoro. Le sagome dei lavoratori morti simulate dietro la Cattedrale e il grido dei sindacati: "Non possiamo fare finta di niente"
Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero nazionale di quattro ore per questa mattina, giovedì 11 aprile, sui temi della sanità e della sicurezza sul lavoro ancora tragicamente evidenziati dal gravissimo incidente nella centrale Enel di Suviana e del fisco. In Largo Boccaccino si sono riuniti i militanti delle due sigle sindacali in un flash mob che raffigura a terra delle sagome di persone con un casco e un fiore, simulacro dei numerosi morti sul lavoro, in particolare quelli dei recenti tragici avvenimenti.
Questo sciopero è il primo di una lunga stagione di mobilitazione "per dare un segnale al Governo, al Parlamento, al Paese. Il mondo del lavoro è stanco e chiede un cambiamento, una fase di confronto vero per produrre dei risultati tangibili a risposta di una situazione non più sostenibile". A guidare la manifestazione Elena Curci ( Segretaria Generale CGIL Cremona ) e Germano Denti (Coordinatore UIL Cremona) che hanno focalizzato i propri interventi sulla mancanza di risposte in tema di sicurezza sul lavoro da parte del Governo e dei suoi rappresentanti. Presenti alla manifestazione anche esponenti di Alternativa Comunista, a sostegno della causa dei lavoratori. "Siamo stanchi di essere presi in giro, pretendiamo che i diritti dei lavoratori siano assicurati ad ogni latitudine" ha aperto Curci. "Assistiamo quotidianamente al mancato esercizio della libera espressione. Le persone devono essere al centro. Le persone perdono la vita sul posto di lavoro. Dobbiamo partire ad educare dalle scuole. Noi tutti vediamo e siamo colpevoli del più grande male: l'indifferenza. io stesso nel venire qui oggi ho visto due cantieri con lavoratori in quota non agganciati. Non possiamo fare finta di niente!" ha aggiunto Denti.
"A fronte dell’ennesima tragedia sul lavoro riproponiamo al governo e alla maggioranza la proposta di lavorare davvero seriamente sul tema della sicurezza sul lavoro. Abbiamo ottenuto un primo importante risultato: la necessaria estensione delle tutele economiche e normative contenute nei contratti siglati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative in tutti i casi di appalto e subappalto. Ma su tanti altri aspetti, fra cui formazione, prevenzione, patente a crediti, contrasto alla precarietà del lavoro, le risposte sono ancora totalmente insufficienti. Per questo il Partito democratico parteciperà alle mobilitazioni sindacali di domani per la sicurezza sul lavoro. Chiediamo inoltre che in tutti i territori le iniziative del Pd di questo fine settimana insistano sul tema della sicurezza sul lavoro". Così in una nota Maria Cecilia Guerra, Responsabile Lavoro Segreteria nazionale del Partito Democratico.
foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12
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