21 gennaio 2025

In Largo Boccaccino resta la copertura in legno sulla "tomba dipinta" con le croci templari scoperta 5 anni fa a ridosso del Duomo. Aspettando ancora il progetto per renderla visibile...

E' lì da mille anni, riscoperta nel febbraio di 5 anni fa durante i lavori per portare il teleriscaldamento in Cattedrale e "protetta" con una copertura provvisoria che ne impedisce la vista in attesa della soluzione definitiva. E' l'antica tomba dipinta di bianco vicino alla facciata settentrionale della Cattedrale su cui spiccano croci simili a quelle dei Cavalieri Templari, una simile sepoltura mai era stata trovata nella nostra città. "A protezione della tomba è stata posta una copertura volta a garantirne la conservazione e che solo temporaneamente verrà a turbare la bella vista di questo lato della Cattedrale e del Torrazzo". Cinque anni dopo nessuna soluzione, la soluzione provvisoria è diventata quasi definitiva e la straordinaria tomba antica resta invisibile ai turisti, agli studiosi e ai cremonesi. Sulla "casupola" ci sono le foto dello scavo e della tomba con due schede di storia ma nessuno l'ha più vista, rinunciando tra l'altro a un ulteriore richiamo (coprendola con vetro) nella zona monumentale di Cremona antica. 

Per tanti il ritrovamento resta la tomba di un cavaliere templare anche se la dottoressa Serena Strafella, specializzata in questo tipo di iconografia, interpellata dalla Soprintendenza fu molto più cauta sull'attribuzione, affermando: "Forse il dettaglio di maggiore interesse della sepoltura di largo Boccaccino risiede nella evidente presenza di incisioni eseguite con uno strumento appuntito sull’intonaco ancora fresco, un particolare che richiama da vicino questo tipo di croci, che talora presentavano, oltre all’alternanza cromatica, anche una linea di demarcazione incisa nell’intonaco fresco, usata come “linea guida” per marcare le due diverse cromie (solitamente rosso e bruno o rosso e giallo ocra). Nel caso della tomba di Cremona, la presenza di queste incisioni in una croce che in realtà è monocroma, potrebbe indicare un legame, forse non solo cronologico, con una tipologia di croce che tra il IX e l’XI secolo conosce una larga diffusione negli ambienti dell’alto clero milanese e in ambito benedettino”, aggiugendo "è possibile affermare che le caratteristiche della decorazione dipinta, per quanto finora noto sul tema, orientano a ritenere che la sepoltura sia databile non prima del X secolo, né si ravvisano elementi a favore di una presenza templare, pure ipotizzata da fonti locali subito dopo il rinvenimento”.

Il ritrovamento, con lo scavo dell'équipe della Sovrintendenza e guidato dall'archeologo cremonese Gianluca Mete, suscitò molta curiosità e la notizia fece in fretta il giro d'Europa. Ricordiamo che una sola tomba templare è stata scoperta in Italia, a Verona. La tomba purtroppo era già stata svuotata sia del corpo che dell’eventuale corredo (tutti i templari venivano sepolti con la spada). Asportato quasi completamente anche il fondo. Probabilmente la tomba è stata manomessa quando si è realizzata la recinzione del cortiletto del Torrazzo. Ricordiamo che la stanza tombale si trova proprio sotto la facciata più antica della Cattedrale, quella settentrionale, su cui ci sono diversi simboli Templari tra cui le croci più antiche e quelle a otto punte del secolo XIII. Non ci sono documenti che dicano come i Templari abbiano finanziato la costruzione  della Cattedrale ma l’ipotesi circola da tempo ed è stata avanzata – tra l’altro – da monsignor Franco Tantardini. D’altra parte fin dal 1164 è testimoniata la presenza in città dell’ordine dei Templari. 


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