Inaugurato ITER Research Ensemble. Burgazzi: “Finanzieremo questo importante progetto di ricerca musicologica”
Inaugurato ufficialmente ITER Research Ensemble, gruppo di ricerca nato in seno al Coro della Facoltà di Musicologia, Università degli Studi di Pavia. La tavola rotonda, moderata da Loris Braga, critico musicale di CremonaSera, si è aperta con gli interventi di saluto dell’Assessore Luca Burgazzi e della Direttrice della Biblioteca Statale Raffaella Barbierato. “Un progetto è davvero importante nel momento in cui riesce ad essere duraturo.-spiega Burgazzi- Questo progetto arriva dai giovani e mi fa molto piacere, perché a volte questa città fa fatica ad accettare che questa generazione divenga protagonista di progetti culturali. Questa è un’iniziativa che si inserisce perfettamente anche nella progettualità della candidatura di Cremona a Città Creativa della Musica, ed il comune intende sostenerla economicamente.”
Raffaella Barbierato ha salutato la sala con un ringraziamento: “Sono contenta che questi giovani mi abbiano chiesto di poter presentare qui il proprio progetto, in questo luogo che non è strettamente legato alla musica ma è sicuramente legato alla ricerca.”
Un saluto anche a nome della Facoltà di Musicologia è stato portato dal Vicedirettore di dipartimento Ingrid Pustijanac.
Ad aprire la Tavola Rotonda il Presidente del Coro della Facoltà di Musicologia, Emanuele Cristini, che ha focalizzato il proprio intervento sulle esperienze che hanno portato a questa progettualità. Importante il passaggio legato alla lungimiranza circa il destino del coro, “che possa avere una vita lunga, emozionante e piena di risultati”.
Anna Martini, produttore esecutivo di ITER, è entrata nel vivo della struttura del gruppo: “Questo ensemble nasce da persone eterogenee, ciascuno con una propria formazione, e vuole essere un modo per permettere ai veterani, gli studenti che già si sono laureati, di restare e proseguire le proprie ricerche. ITER è un gruppo che si occupa di ricerca artista e musicologica.”
La Prof.ssa Pustijanac è stata nuovamente sollecitata ad intervenire per ricordare il primo periodo dalla fondazione del coro, proprio ad opera sua, al momento del passaggio di testimone. “Questo gruppo era già in qualche modo un gruppo di ricerca, e nasceva dall’intenzione degli studenti di lavorare su alcuni brani per le proprie tesi. Raccogliere diversi livelli di coristi è stato ciclicamente facile ed a volte difficile. Questo progetto vuole anche mantenere una stabilità all’interno dell’ensemble, che è molto importante.”
È stata poi la volta di Giovanni Cestino, direttore del Coro della Facoltà di Musicologia:” Quando ho studiato qui a Cremona ho avuto dei maestri che mi hanno mostrato che esiste un labilissimo confine tra ricerca e pratica, e questo confine a volte diventa un canyon irraggiungibile, a volte uno spiffero tagliente. Questi maestri ci hanno instillato la curiosità di provare a colmare questo limite, sia che fosse il canyon, sia che fosse lo spiffero. Ci abbiamo provato e ci dobbiamo provare con ITER Research Ensemble.”
Chiude Amina Fiallo, membro di ITER ed autrice di alcuni dei brani in programma di esecuzione dei quali ha esposto l’origine ed il lavoro applicato proprio all’ensemble che li ha eseguiti in concerto.
L’incontro si è concluso con un breve momento musicale che ha dato voce alle molte parole sulla qualità del progetto. La sala ha, giustamente, tributato numerosi applausi per questo ensemble che ha tutte le carte in regola per diventare punto di riferimento, non solo cittadino, per un nuovo modo di fare ricerca artistica e musicologica.
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