L'Area Omogena Cremasca diventa modello regionale e potrebbe essere riconosciuta come "Comunità di Pianura"

L'Area Omogenea Cremasca diventa un modello non solo per la nostra provincia ma per tutta la Regione. "Un territorio più unito per una provincia più forte" era il titolo del convegno di questa mattina al San Domenico di Crema. Quarantotto comuni uniti che diventano una grande comunità, pronta a chiedere alla Regione il riconoscimento (e i finanziamenti) come "Comunità di Pianura" alla stregua delle comunità montane. In una sala strapiena, dal palco hanno parlato il presidente dell'Area Omogenea (Gianni Rossoni), Mauro Guerra (Presidente di Anci Lombardia), l'assessore regionale Massimo Sertori, il presidente della Provincia Mirko Signoroni, Bruno Garatti di Consorzio.it, il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi e il giornalista Beppe Servegnini. “Crema nell'Area Omogenea c’è e ci sarà con la più determinata convinzione. Il cremasco senza la città non esiste e Crema senza il cremasco è più debole”, ha detto il sindaco Fabio Bergamaschi.

"Un comune che pensa solo a se stesso può garantire tutti i servizi e le attività necessarie? Questo convegno può essere lo spunto per ragionare su una vasta rete di servizi da coordinare con l'intero territorio" ha detto il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra. Garatti (Consorzio.it) ha sottolineato come la sua azienda sia il braccio operativo dell'Area Omogenea ed attenda il riconoscimento regionale. Il presidente Gianni Rossoni ha sottolienato quali siano gli interventi più urgenti per l'Area Omogenea (mobilità, trasporti con il prolungamento della metropolitana fino a Peschiera, una rete di comunità energetiche e tanto altro).

La conclusione del giornalista Severgnini ha sottolineato la validità dell'Area, anche come mezzo efficiente per costruire un futuro migliore e dare ai figli e ai nipoti un ambiente migliore nel quale vivere.