L'incredibile storia del discusso parlamentare inglese Rowland Stephenson e i suoi tre antichi violini cremonesi: svuotò la cassaforte di un ospedale prima di fuggire in America
Potendo rivederla passo per passo la vita di Rowland Stephenson diventerebbe, molto probabilmente, un romanzo con azione, amore, politica e ben correlato da fughe degne dei migliori film di spionaggio ambientati nella Berlino della Guerra Fredda. Se tutto ciò non bastasse potete i aggiungere violini cremonesi, concerti di eccezionale livello, caccia alla volpe e quel gusto un po' retrò di una Inghilterra a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, quella Inghilterra che viveva legata al suo sviluppo e agli uomini che, nel bene o nel male, fecero di tutto per dare impulso a conquiste e scoperte.
La vita di Rowland, fin dalla sua nascita, potrebbe sembrare perfetta eppure si rivelerà qualcosa di pazzesco, di veramente unico, qualcosa su cui si potrebbe lavorare per un film di quelli che ti spiazzano quando meno te lo aspetti. La piccola, ma unica, storia che cercheremo di raccontare è quella di Rowland fin dalla sua nascita, perché il piccolo venne al mondo con un certo anticipo il 19 maggio 1782 in una elegante cabina di prima classe su un altrettanto elegante transatlantico che da Boston stava tornando in Inghilterra. I suoi genitori stavano tornando dalle colonie statunitensi nella nativa Inghilterra con le pive nel sacco, gli Stephenson erano banchieri inglesi tutti di un pezzo; viva Re Giorgio III e l'Inghilterra, viva Lombard Street a Londra e dannati siano George Washington, John Adams, Thomas Jefferson e tutta la deprecabile compagnia indipendentista statunitense la quale, con la Guerra d'Indipendenza, aveva trovato il modo di far requisire tutte le proprietà della famiglia sul suolo americano. Rowland, mentre nasceva tra le poco tranquille onde dell'Oceano Atlantico, tutto questo non lo sapeva, però in quella stanza c'era già una delle sue grandi passioni, un violino fatto a Cremona e di proprietà di suo padre, filo conduttore di questa incredibile storia.
Gli Stephenson non si alterano più di tanto, arrivati in patria avevano, a livello bancario, le spalle ben coperte per cui ritornano subito in affari, Rowland viene spedito a studiare a Eton, punto di partenza per la futura carriera nel mondo della finanza, ma lui ama la musica di Bach e i violini, tanto che suo padre, al primo strumento cremonese già in loro possesso gli affianca, comprandolo ad una asta, anche un Guarneri del Gesù, non esattamente una cosa da poco. La cronaca racconta che Rowland amasse i violini senza neanche saperli suonare anzi, non sapeva suonare neanche il campanello di una porta, ma l'avere dei violini cremonesi che giravano per casa dava lustro e fascino verso nei confronti delle ragazze e, in pratica, era la garanzia che qualche pollastrella fosse più interessata ad un violino che neanche alla collezione di farfalle.
Il non più piccolo Rowland cresce e deve mettere la testa a posto, entra nella banca di famiglia però basta donzelle in giro per casa e, dato che un lavoro lo hai già a Lombard Street, adesso bisognava inserirti nella società che conta. Nella Londra di inizio XIX secolo due erano le cose fondamentali per garantirsi una continuità per non finire nel gossip londinese: una moglie e un posto in Parlamento. Con il passare degli anni Rowland raggiunge questo equilibrio; sposa subito una sua lontana cugina, Mary Eliza, persona tenera, dolce e amante, come lui, dei violini fatti a Cremona, e viene eletto in Parlamento nella Camera dei Comuni nel 1827, ruolo che occuperà con filantropico coraggio e motivazione politica superiore – ma mica tanto - tanto diventare uno dei più discussi e reietti parlamentari della storia inglese. Se già con i suoi primi 45 anni circa Rowland meriterebbe un romanzo i decenni successivi saranno qualcosa da fare invidia all'attore Steve McQueen; la sua elezione in Parlamento avviene tra polemiche enormi, nel 1826 aveva perso la battaglia delle urne ma, con un colpo di mano, il suo avversario diretto del collegio elettorale venne “squalificato” senza motivo facendo entrare nel palazzo a Westminster il simpatico Rowland. Il seggio andava meritato e il nostro protagonista decide di dedicarsi anima e corpo alla suo banca e alla solidarietà verso i cittadini londinesi. Lo farà con tutto l'impegno possibile, nel vero e proprio senso della parola, diventando il direttore, grazie al suo ruolo di parlamentare, dell'importantissimo ospedale della capitale, fondato nel XII secolo, di San Bartolomeo. Ma le motivazioni umanitarie del brillante Stephenson andavano ben oltre le sofferenze dei cittadini londinesi, visto che le giornate duravano solo 24 ore si fece costruire un piccolo appartamento dentro l'ospedale per seguire le vicende sanitarie di quella istituzione passo per passo, che poi il suo appartamento fosse di fianco al muro con la cassaforte dell'ospedale è solo un dettaglio. Nel suo nuovo ruolo e con la cassaforte a portata di mano gli risulta facile arrivare a comprare un altro violino di fattura cremonese, la sua collezione di strumenti fatti all'ombra del Torrazzo cresceva ma, di pari passo, cresceva anche la voragine nei conti della sua banca e così, il 24 gennaio 1829, Rowland si organizza per affrontare i tempi bui come la pece che si sarebbero presentati con il fallimento della sua banca. Lo fa con il coraggio di quei rappresentanti pubblici che si prendono le proprie responsabilità, infatti è perfettamente responsabile, e agilissimo nei movimenti, mentre carica su una carrozza la famiglia e i tre violini e, dopo aver svuotato la cassaforte del San Bartolomeo lasciando solo due pistole, è velocissimo a salire sul primo battello da Milford Haven con direzione Savannah, in Georgia. Evidentemente a Rowland piacevano le traversate oceaniche, fin dalla nascita. Il crack economico, enorme, della banca di famiglia e la sua fuga verso le ex colonie irrompono negli ambienti londinesi fino ad arrivare a Casa Reale, diciamocela tutta: Rowland aveva fatto inferocire più Lord e ricchi proprietari inglesi di un gruppo di bufali quando si trovano davanti una tigre affamata. Arrivato negli States cambia nome, ma da Londra erano appena partiti – letteralmente – due cacciatori di taglie con il mandato di riportare il nostro protagonista, e i tre violini, in Inghilterra dove avrebbe dovuto affrontare vari grattacapi.
Verrà catturato in pochi mesi l'erede della dinastia Stephenson, ma i cacciatori di taglie, in Georgia, dovettero arrendersi davanti al fatto che, stante gli accordi sul trasferimento di ricercati in Inghilterra, Rowland non aveva commesso nessun crimine se non di natura finanziaria, per cui l'estradizione del banchiere venne negata da una giuria statunitense. Libero come l'aria, e con il suo Guarneri del Gesù in bella mostra, il nostro protagonista decise di rimanere negli Stati Uniti, l'aria in Inghilterra era meno sana di quella della Georgia, l'età avanzava e a Londra c'era la nebbia, per cui la famiglia di Rowland Stephenson, dopo aver spedito i figli a studiare nella madrepatria, si fermerà lungo la costa est degli Stati Uniti come un qualsiasi benestante proprietario agricolo, anche se ricercato in tutto l'Impero, fino alla sua scomparsa intorno alla metà del secolo. Ma all'incredibile storia di Rowland manca ancora qualcosa, qualcosa che lo riportò agli onori della cronaca in senso positivo; due figli di quel “simpatico - ma non troppo - guascone” di Rowland e di Mary Eliza studieranno ingegneria diventando, con i loro progetti, coloro che daranno uno sviluppo eccezionale al sistema ferroviario e di comunicazione delle colonie inglesi in India. Il due fratelli, Macdonald e Mackintosh, riusciranno a collegare le zone più interne con i porti dando il via al sistema di comunicazione interna nelle immense aree rurali indiane, tanto da finire tra le persone più influenti del XIX secolo in materia di trasporti di tutto l'Impero. Per Macdonald le soddisfazioni non erano finite dato che, nel 1856, stranamente poche settimane dopo la morte del padre, la Regina Vittoria gli offrì il titolo onorifico di Baronetto per l'incredibile svolta data allo sviluppo dell'Impero svolta, in certo senso, data anche da Rowland circa 30 anni prima. Chissà se anche loro due amavano i violini cremonesi, i veri protagonisti di questa incredibile storia.
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