Parco del Serio e Fipsas, il contenimento del pesce siluro a tutela della biodiversità del fiume Serio
Grazie al finanziamento di Regione Lombardia, completate per l’anno ancora in corso dal Parco del Serio, le attività di contenimento del pesce siluro (Silurus glanis), specie ittica alloctona invasiva, presente anche nel fiume Serio. Le attività sono state finalizzate alla tutela della biodiversità nell’area protetta e nei suoi ambienti acquatici, al fine di favorire la ricolonizzazione del fiume da parte delle specie ittiche native autoctone. Impegnato nelle attività volte al contenimento del siluro nel Serio, esclusivamente personale specializzato, che ha rimosso sia i siluri, che altre specie alloctone ormai presenti nelle acque del Serio, con modalità selettive e conservative nei confronti delle altre specie ittiche autoctone.
Nel perseguimento di questi obiettivi centrale il supporto della F.I.P.S.A.S. (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), grazie alla sottoscrizione di una convenzione tra la sezione di Cremona presieduta da Giuseppe Mazzoleni Ferracini ed il Parco. La Fipsas infatti dispone di risorse scientifiche e tecniche specifiche all’organizzazione di questo tipo di attività sperimentate con successo anche negli anni precedenti. Quanto al siluro, com’è noto si tratta di un pesce di grandi dimensioni, che non ha predatori naturali e che esercita un’attività invasiva e predatoria sulle altre specie ittiche, alterando l’equilibrio biologico della fauna acquatica, fanno sapere dalla Fipsas, pertanto il proseguimento delle attività di contenimento della sua diffusione è fondamentale per tutelare lo stato di conservazione della fauna ittica autoctona nel fiume Serio.
“Il pesce siluro rappresenta una minaccia alla tutela della biodiversità negli ambienti acquatici e per questo motivo Regione Lombardia finanzia i diversi Parchi Regionali fluviali come il nostro che ha beneficiato nel corso dell’ultimo triennio di un finanziamento per ognuno dei tre anni. Il tratto maggiormente compromesso è purtroppo quello più a sud, nel territorio di Montodine, dove la risalita dei pesci dal fiume Adda provoca un continuo ingresso di nuovi individui nel Serio. Così come lo sfioratore del canale Vacchelli posto a monte di Crema permette l’ingresso del pesce siluro nelle acque del Serio. L’analisi dei dati sui prelievi effettuati – dice il presidente Basilio Monaci – evidenzia la presenza di siluri di diverse dimensioni, dimostrando una forte capacità riproduttiva della specie, anche se nel Serio sono ancora presenti specie di grande interesse come il pigo, il luccio padano, il vairone, la sanguinerola e seppur con piccole popolazioni la lasca”.
Nel fiume Serio tuttavia permangono altri problemi relativi alla quantità e alla qualità delle acque, ed è proprio per questo che l’Ente presieduto da Basilio Monaci sta cercando di contrastare gli inquinamenti promuovendo miglioramenti nei diversi impianti di depurazione, ma anche vigilando e segnalando con le proprie GEV in collaborazione con i Carabinieri Forestali e la Guardie Ittiche Fipsas, i vari casi di scarichi abusi che ancora si verificano periodicamente.
“Auspico che Regione Lombardia si impegni per assicurare un nuovo finanziamento – conclude il presidente Monaci – perché le azioni di contenimento del siluro hanno bisogno di continuità per mantenere la loro efficacia”.
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