L'ottimo bilancio della Fondazione Ponchielli. Record storico di entrate al botteghino del teatro, aumentano le produzioni, cresce il fundraising
L’Assemblea dei Fondatori del Teatro Ponchielli ha approvato il 20 maggio scorso il Bilancio Consuntivo 2024, che registra un utile al netto degli oneri di 171.944 euro. Il valore complessivo della produzione è aumentato di Euro 1.572.525 rispetto al 2023, passando da Euro 4.078.412 a Euro 5.650.936. La forte azione di fundraising, accanto alla gestione ottimale delle risorse e all’andamento più che positivo dell’attività, registrando il massimo storico delle entrate da botteghino, hanno reso possibile questo risultato.
L’Assemblea è stata anche l’occasione per un confronto tra il sovrintendente, il presidente, i fondatori e i sostenitori riguardo il riassesto della dotazione patrimoniale, messa in sicurezza grazie ad accantonamenti specifici, generati dal buon andamento dell’attività gestionale. Essa, giunta alla soglia di allarme nel 2018 con 111.543 euro, è stata ripristinata oltre il valore iniziale (anno di apertura fondazione, 2003, 601.770 euro) arrivando oggi a 1.086.647 euro.
Il sovrintendente Andrea Cigni si dichiara molto soddisfatto dei risultati che il Teatro di Cremona sta ottenendo negli ultimi anni. “Il bilancio consuntivo 2024, che si chiude con un utile di gestione prezioso, rappresenta un segnale concreto della solidità e della qualità del lavoro svolto. Questo traguardo è frutto dell’impegno, della passione e della competenza di tutto lo Staff del Teatro, in un percorso condiviso basato su una gestione attenta, responsabile e al tempo stesso coraggiosa, orientata alle sfide future e al servizio della nostra Comunità.
L’attività di fundraising avviata nel 2021 ha generato risorse significative da parte di realtà private, confermando la forte attrattività del Ponchielli e la sua capacità di coinvolgere il territorio in un progetto culturale condiviso e utile alla città e ai suoi cittadini.
La stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale, con i nostri preziosi stakeholder pubblici e privati, con i Fondatori e i Sostenitori in prima linea e gli Sponsor, ci consente di investire nella struttura, nel suo ammodernamento tecnologico e infrastrutturale, nella manutenzione e nella conservazione, promuovendo insieme pratiche virtuose e sostenibili.
Abbiamo inoltre dedicato attenzione a una politica di welfare aziendale volta a migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro e a rispondere ai bisogni del personale. Crediamo che un clima sereno e collaborativo favorisca una maggiore efficacia e qualità nei risultati, con beneficio per tutta l’attività culturale del Teatro.
Raddoppiare in pochi anni il valore della produzione, risanare lo stato patrimoniale della Fondazione – che oggi può contare su riserve solide – e poter fare affidamento su una gestione sana e lungimirante, rappresentano le basi per uno sviluppo ulteriore e duraturo. A questi risultati si affianca un dato particolarmente significativo: nel 2024 abbiamo raggiunto il massimo storico degli incassi da biglietteria. Un traguardo che interpretiamo non solo come successo economico, ma soprattutto come segno tangibile del coinvolgimento del pubblico, della sua crescente partecipazione e del riconoscimento del valore della nostra proposta culturale. Ed è proprio al nostro pubblico e all’Accoglienza che destineremo i prossimi interventi strutturali. Un grazie ai nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione, professionisti qualificati, sensibili e competenti che sostengono quotidianamente il lavoro di tutti noi.
Il Teatro Ponchielli è, e vuole continuare ad essere, la Casa dei Cremonesi e di tutti coloro che scelgono, frequentano e vivono la nostra straordinaria città. Un luogo che custodisce e valorizza l’immensa tradizione musicale di Cremona e che guarda con fiducia e responsabilità al futuro.”
Anche il Presidente della Fondazione e Sindaco di Cremona, Andrea Virgilio conferma l’entusiasmo e la soddisfazione per il Bilancio approvato: “Il bilancio consuntivo 2024 conferma, anche in numeri, il grande lavoro svolto in tutti questi anni che ha portato non soltanto a un risultato importante, ma a centrare il vero obiettivo: un teatro che si apre alla città, e una città che valorizza il suo teatro.
È questa la visione che ci guida, un cammino fatto di connessioni, relazioni vive e capacità di trasformare ogni occasione in un'opportunità concreta. Il nostro teatro diventa ponte tra Cremona e il mondo, portando ovunque l’eredità musicale della città, a partire dallo straordinario Monteverdi Festival. Promuoviamo iniziative che escono dalle mura del teatro per abitare la città: spazi storici carichi di memoria e fascino, ma anche luoghi inediti che si trasformano in scenari culturali vivi e sorprendenti. Fondamentale è la sinergia continua con l’Amministrazione Comunale e con tutte le realtà culturali del territorio. Un ringraziamento speciale va ad Andrea Cigni e al suo staff, cuore pulsante di questo percorso, al Consiglio di Amministrazione per il costante supporto strategico, al Vicepresidente Franco Mazzini per la dedizione e la visione, e ai revisori dei conti per il loro prezioso lavoro a garanzia della trasparenza e della solidità del nostro operato.”
Oltre agli importanti accantonamenti, alla forte policy di welfare e occupazione, il Teatro ha innescato un circolo virtuoso nel tessuto culturale cittadino. La strutturata attività di fundraising garantisce somme importanti che rendono possibili le attività di inclusione, educative, sociali e divulgative, di cui il Ponchielli si fregia.
Inoltre, l’attenzione alla sostenibilità e al Theatre Green Book condiviso con i partners europei, con importanti investimenti tecnologici finalizzati alla riduzione delle emissioni di CO2 e al risparmio energetico e all’adozione di strategie eco sostenibili nelle produzioni e nell’attività performativa.
I nuovi membri attivi danno enorme vitalità e vigore: negli ultimi tre anni i fondatori e sostenitori sono aumentati del 50%. Il valore del Ponchielli è riconosciuto anche dal Ministero della Cultura: il Monteverdi Festival come Festival di rilevanza nazionale, al pari di altre grandi manifestazioni del territorio italiano è ormai una delle manifestazioni più importanti al mondo per la musica antica e barocca.
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