La benzina torna su, i distributori in città sopra o vicino ai 2 euro al litro. Nuova stangata per famiglie e imprese nonostante il taglio delle accise
Lungo le strade di Cremona, sulla tangenziale o nella prima periferia, la benzina è tornata sopra i 2 euro al litro o vicino . Spesso con il "servito" con qualche centesimo accanto nonostante fino all’8 luglio restino in vigore le riduzioni delle accise. Non siamo ai record di marzo, ben oltre i 2 euro ma la situazione diventa preoccupante. Secondo quanto riferisconi i gestori delle stazioni di servizio il prezzo negli ultimi giorni non è mai sceso ma è continuata la crescita di un centesimo al giorno ma nell'ultima settimana l'incremento è stato di più di cinque centesimi nelle ultime 24 ore. E questa mattina nuovi rialzi.
Questi, poi, sono i prezzi a cui si acquista il carburante con il self service, perché per il servito il costo è già sopra i due euro. "Il primo giugno il diesel costava 1,834 euro al litro e la benzina 1,899 – racconta un benzinaio –. Se andiamo ancora più indietro era addirittura meno. Purtroppo da qualche giorno, nonostante la conferma della riduzione delle accise non è più scesa. Se a luglio non dovessero prorogare la misura sulle accise, il prezzo della benzina potrebbe schizzare ancora più su". Grazie alla misura messa in campo dal governo infatti non è ancora record ma l’impatto sulle tasche di famiglie e imprese di trasporto, peso che poi si scarica sui prezzi al dettaglio, rimane rilevante. Ricordiamo che secondo quanto riportato da Codacons solo per i costi di rifornimento una famiglia spende oggi in media 460 euro in più rispetto al 2021, per un totale di 11,96 miliardi di euro, su tutte le famiglie italiane, ai quali vanno aggiunte appunto le ricadute sui prezzi dei beni primari.
Nelle foto di Gianpaolo Guarneri (Foto StudioB12) i prezzi di questa mattina nei distributori cittadini
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