Latte: Coldiretti, pronte prime denunce contro pratiche sleali. In Lombardia si produce oltre il 40% dell’oro bianco italiano
La Coldiretti è pronta a presentare le prime denunce contro pratiche sleali per tutelare il lavoro delle stalle di fronte alle speculazioni sul prezzo del latte che colpiscono allevatori e consumatori. E’ quanto afferma il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini nell’annunciare l’avvio della task force contro le pratiche sleali dopo la pubblicazione del decreto legislativo in Gazzetta ufficiale.
Anche in Lombardia – afferma la Coldiretti regionale – stiamo raccogliendo gli elementi per le denunce, con particolare riferimento alla violazione legata al mancato riconoscimento dei costi di produzione, prevista del decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto dalla Coldiretti, la principale Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello europeo.
Non si può aspettare oltre – sottolinea il presidente Coldiretti Prandini - per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla che costringe gli allevatori a lavorare sottocosto per l’esplosione dei costi energetici e dell’alimentazione.
Bisogna salvaguardare uno dei comparti chiave dell’agroalimentare italiano e lombardo. Nella nostra regione – spiega la Coldiretti Lombardia – si produce infatti oltre il 40% di tutto il latte nazionale. Quando una stalla chiude – conclude la Coldiretti – si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado.
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