22 settembre 2024

Le mura del lato est, da Porta Mosa a San Michele. La porta murata e la costruzione del forte. Le differenze di quote tra via Tofane e via Ghisleri

Quarta puntata dello studio di Maurizio Mollica sui 5 km e 600 metri delle antiche mura di Cremona. Dopo averne analizzato la storia e i criteri di costruzione (leggi qui), Mollica ha raccontato i pochi frammenti della parte nord che dal Torrione di via Ghinaglia arrivava fino a Porta Venezia (leggi qui), quindi il tratto sud tra via Cadore e via Giordano con costruzioni a quote diverse ma un tutt'uno con il sistema di difesa del fiume (leggi qui). L'ultima puntata racconta delle mura del lato est, da Porta Mosa fino al forte di San Michele.

Le mura in esame sono quelle che andavano dal Porta Mosa a S.Michele. Erano costituite da una linea che partendo dal Baluardo Caracena di Porta Mosa correva lungo la Via Pedone sino a giungere al Forte di S.Michele.

Per quanto qui le pendenze non siano molto evidenti si nota, come per le altre due zone indagate, la differenza di quota tra Via Pedone e Via Genala e, come sempre nell’interstizio delle due vie parallele vi fosse il muro e la fossa.

La zona da prendere in esame non era affatto estesa e si limitava alla sola distanza di due baluardi (Mosa – San Michele).

Chiudeva la città sul lato opposto del Castello di S.Croce e proteggeva la città da est.

La cortina era munita di almeno quattro contrafforti, la tendenza era quella della salita fino alla vecchia Porta del Vescovo ubicata alla altezza della città Romana (piazza S.Michele).

In seguito la città discese a quote più basse e il naturale proseguio di attuali vie come Via XX Settembre, ora Corso Vacchelli, veniva appunto chiamato “quarterium domorum novarum”, il quartiere delle case nuove, ed ecco perché nello stesso modo, la Porta del Vescovo o di S.Michele scese al livello più basso di tale strada, chiamandosi anche essa Porta NOVA…in seguito Margherita e poi Romana.

La cortina intercettava quindi tale porta dopo il 1520 quando la Porta di S.Michele fu definitivamente murata.

In seguito venne costruito il Forte nel 1542 ; si vede molto bene la Propugnacula S.Michaelis  nella carta del Campi di soli 40 anni piu tardi.

L’imponenza del fortilizio si nota da un cortile interno in Via Marmolada, così come si intuisce la differenza di quota dalle abitazioni poste tra Via Tofane e Via Ghisleri, ove era ubicata la antica Porta Ognissanti e dove si chiudeva appunto il cerchio delle mura.

Le mura corrono ancora visibili lungo la via Pedone da Porta Romana a Porta Mosa, intercettando sul lato interno alla città le vie in discesa XI Febbbraio e Bonomelli. (4-fine)

Maurizio Mollica


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commenti


Claudio

22 settembre 2024 09:52

...non mi stancherò mai di ribadire la vergogna di lasciare, volutamamente da parte dei diversi amministratori sussrguitisci nel tempo, andare alla malora le mura ed il baluardo citato di Porta Mosa!!! Altro che "pubblicizzare con cartelli turistici" la presenza di rovine storiche!!! Almeno si abbia il buon gusto di toglierli...

Manuel

22 settembre 2024 10:55

Serve a poco, ma comunque ti dò ragione... almeno come sostegno morale e incitamento all’indignazione.

Claudio

22 settembre 2024 15:58

Grazie, almeno non sono l'unico ad indignarmi!!!