Le Quinte di Beethoven e di Mahler entusiasmano il pubblico del Ponchielli con l'Orchestra Giovanile Italiana diretta da Quatrini
Una serata di grande musica al teatro Ponchielli per l'avvio della stagione autunno-inverno del nostro teatro. Sul palcoscenico la folta Orchestra Giovanile Italiana diretta da Sesto Quatrini, uno dei maestri emergenti del panorama musicale europeo (attualmente è direttore artistico a Vilnius).
L'OGI, appunto Orchestra Giovanile Italiana, è ormai una certezza ed è da trent'anni trampolino di lancio per tanti musicisti. La serata è stata introdotta dal Sovrintendente del Ponchielli, Andrea Cigni, che dando il benvenuto a pubblico e musicisti ha voluto ricordare con un minuto di silenzio le tante vittime del Covid nella nostra comunità.
Poi il via alla musica con la Sinfonia n.5 in Do minore di Ludwig van Beethoven. E la partenza del motivo di quattro note ha emozionato immediatamente il pubblico. Lo stesso compositore definì quella sequenza “il destino che bussa alla porta”, come non pensare all'inizio delle trasmissione di radio Londra durante la seconda guerra mondiale che gli italiani ascoltavano nascosti in soffitta o nel sottoscala per avere notizie sulle truppe alleate. Quelle quattro note sono comunque conosciute anche nella cultura pop perchè le abbiamo sentite in una versione riarrangianta disco music nella Febbre del Sabato sera o nel riff iniziale di “smoke the water” dei Deep Purple.
La Quinta di Beethoven è filata via avvolgendo il pubblico sia nell'allegro iniziale che nello splendido finale in Do maggiore. L'orchestra OGI guidata sapientemente da Quatrini ha entusiasmato il pubblico.
Poi, dopo l'intervallo, l'altra Sinfonia n.5 in Do Diesis minore di Gustav Mahler. Altra storia, altra musica ma ancora una grande esecuzione con il numeroso gruppo dei fiati (flauti, oboe, clarinetti, corni, tromboni, trombe, bassotuba) che ha dato grande prova musicale e sicurezza insieme al vasto insieme di archi: ricordiamo che Mahler disse che la Quinta andava eseguita «in möglichst zahlreicher Besetzung», cioè nella formazione più numerosa possibile. E l'effetto è stato straordinario. Tanti applausi alla fine per tutti i giovani musicisti e per l'ottimo direttore Sesto Quatrini.
Domani è la festa del violino. Si comincia alle 7 dalla Bertazzola, poi si passa al Museo Civico, all'Auditorium, di nuovo al Museo, quindi in piazza del Comune e infine al teatro Ponchielli per uno straorinario concerto con Ilya Gringolts al violino e Peter Laul al pianoforte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti